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Austria, il vero programma di Sebastian Kurz su tasse, spesa pubblica, lavoro, scuola e immigrazione

kurz

Giovedì si saprà ufficialmente l’esito definitivo delle elezioni parlamentari tenutesi questa domenica in Austria. Dopo il capo di Stato Alexander Van der Bellen incaricherà Sebastian Kurz, in quanto capo del partito popolare, Övp, che ha ottenuto più voti, per formare il nuovo governo. Ma qual è il suo vero programma politico?

Kurz, in campagna elettorale, l’aveva voluto presentare in tre scaglioni. Temeva, come lui stesso aveva spiegato, che i media si concentrassero solo su uno due punti. A ben vedere è stato però lui stesso a mettere in secondo piano il programma, preferendo cavalcare il tema dell’immigrazione.

Qui di seguito, si riassumono i punti programmatici salienti della “Lista Sebastian Kurz – La nuova Övp” come lui stesso ha voluto ribattezzare il partito.

FISCO E LAVORO

Molta attenzione il programma intitolato “La nuova via. Per l’Austria” lo presta allo sviluppo economico e alle tasse. Sul fronte fisco propone l’eliminazione della progressione automatica (che rischia non solo di annullare eventuali aumenti di stipendio, ma di trasformarli addirittura in oneri fiscali più gravosi); riduzione dei contributi a carico del datore di lavoro e riduzione delle aliquote per le fasce meno abbienti (dal 25 per cento si passerebbe al 20 per cento, dal 35 al 30 e dal 43 al 40 per cento). Lo sgravio fiscale ammonterebbe a 11,7/12,7 miliardi di euro e verrebbe in primo luogo finanziato dall’aumento dell’occupazione e la crescita economica. A ciò si aggiungerebbe il contenimento della spesa pubblica.

Oltre al taglio dei contributi, l’Övp propone per il futuro buste paga trasparenti, nel senso che permettano al dipendente di vedere esattamente quel che il datore di lavoro è tenuto a pagare al fisco.

LA SPESA E GLI IMMIGRATI

In futuro la spesa pubblica corrente non dovrà superare l’1,8 per cento del Pil. Un proposito che se messo in atto garantirebbe un risparmio tra i 4 e i 5 miliardi di euro. Tra i punti relativi al risparmio ci sono ovviamente anche quelli che riguardano direttamente gli stranieri. Va inoltre bloccato – si deduce dal programma elettorale – quel tipo di migrazione che punta esclusivamente a usufruire dei servizi sociali austriaci. Il riferimento in questo caso non è solo ai migranti extracomunitari, ma anche a quelli di area Schengen (per esempio rumeni e bulgari).

IMPOSTE E PRIVACY

I popolari sono invece fermamente contrari a una tassa sull’eredità, sulla proprietà e sul patrimonio. Infine, è da tempo che Kurz si dichiara contrario alla politica dei tassi 0 attuata dalla Bce e e per motivi di privacy è anche contrario all’abolizione del contante.

REDDITI E DEBITI

In futuro si pagheranno 1500 euro in meno all’anno di tasse sui redditi per ogni figlio al di sotto dei 18 anni. La prima casa di proprietà non verrà gravata da imposte aggiuntive. La quota di indebitamento pubblico dovrà passare dall’attuale 85 per cento al 60 per cento e affinché ciò avvenga verrà istituito un meccanismo di controllo.

Infine, per chi deciderà di lavorare più a lungo dei 63 anni attualmente previsti, otterrà per ogni anno che ha lavorato di più un aumento del 5.5 per cento. Una sforbiciata decisa verrà invece data ai privilegia dei funzionari pubblici.

IL CAPITOLO ASSISTENZA

L’assegno di sussistenza per nucleo familiare non potrà invece superare in futuro i 1500 euro. In futuro saranno più severi i controlli, per assicurarsi che chi ha ottenuto l’assegno di sussistenza segua veramente corsi di aggiornamento professionali. Se così non fosse verrà revocato l’assegno. Infine Kurz vorrebbe un sistema di aiuti di sussistenza light per gli aventi diritto d’asilo o di protezione sussidiaria: l’assegno non dovrà superare i 560 euro a testa. Del sistema sociale austriaco lo straniero potrà invece usufruire solo dopo aver vissuto per cinque anni nel paese.

ORARI FLESSIBILI

Kurz punta su orari più flessibili e una sorta di “monte ore” da “spendere” in modo flessibile. Inoltre promette un’equiparazione dei contratti nazionali per lavoratori e impiegati. E ancora, incentivi e programmi ad hoc per incrementare la formazione professionale. Infine, semplificazioni e agevolazioni per chi vuole mettersi in proprio e aprire un’impresa.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Secondo Kurz possono iniziare la scuola dell’obbligo solo quei bambini che padroneggiano sufficientemente la lingua tedesca. E se per esempio un anno di asilo non bastasse, il bambino ne dovrà frequentare un secondo. Corsi di recupero obbligatori sono invece previsti per i ragazzi appena arrivati. A tal fine verrà ampliato il corpo docenti.

In futuro poi, l’obbligo di scolarizzazione non verrà più solo misurato in base agli anni frequentati, ma anche in base al livello di apprendimento conseguito.

INTEGRAZIONE E SICUREZZA 

Lo slogan dell’Övp è aiutiamoli a casa propria. Oltre agli aiuti allo sviluppo in loco, il programma dei popolari prevede anche il “resettlement” sulla base di una nuova legge che stabilirà quante persone possono entrare e con quale tipo di qualifica professionale. Chi tra i migranti verrà invece salvato in mare, sarà portato in “rescue-center” (centri di salvataggio) fuori dall’Ue, e lo stesso vale per coloro che sono entrati in modo illegale nel paese.

Kurz insiste anche su una legge riguardo al diritto d’asilo europeo e un controllo più efficacie delle frontiere esterne.

Zero tolleranza è previsto per l’islam politico. L’Övp vuole impedire che organismi religiosi, politici stranieri possano esercitare attraverso organizzazioni o associazioni la loro influenza in Austria. A tal proposito si pensa a un inasprimento della normativa che regola le attività di queste associazioni.

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