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Le polemiche politiche sui menù offerti a Donald Trump in Cina, Corea del Sud e Giappone

Donald Trump ha concluso il tour in Asia. È tornato negli Stati Uniti con una serie di accordi commerciali che renderanno non poco all’economia americana: solo in Cina sono stati siglati impegni per circa 250 miliardi di dollari.

L’importanza del viaggio in Giappone, Corea del Sud, Cina, Vietnam e Filippine era tale che lo staff della Casa Bianca ha dovuto preparare un manuale di buon comportamento per il presidente americano (qui l’articolo di Formiche.net). Per gli asiatici, il rispetto delle loro tradizioni è alla base di qualsiasi rapporto. E in questo il cibo ha un peso significativo.

“Quando al presidente degli Stati Uniti è stata servita in Asia una salsa di soia più antica del suo Paese bisognava chiedersi se dietro quella scelta c’era un messaggio diplomatico”, dicono alla Bbc. Ora che il viaggio ufficiale di Trump in Asia è finito, l’emittente britannica ha elaborato un’analisi politica e diplomatica del cibo che è stato offerto al presidente statunitense e sulla composizione delle persone sedute alla sua tavola.

UN HAMBURGER CON L’AMICO ABE

Secondo la Bbc, il premier giapponese Shinzo Abe ha dimostrato la grande amicizia che lo lega a Trump con quello che ha servito a tavola. Per il pranzo ufficiale, Abe ha scelto un menù tipicamente americano: buddy burger con carne importata dagli Stati Uniti, accompagnata dall’amato ketchup del presidente Trump e senape Heinz. Il magnate americano detesta il pesce crudo, per cui non ama il sushi. Un altro pranzo era composto da pollo teriyaki, uova al vapore e funghi matsutake. Quando l’ex presidente Barack Obama visitò il Giappone nel 2014, la cena ufficiale si è svolta nel tradizionale ristorante Sukiyabashi Jiro di Tokyo.

I GAMBERI DELLA TENSIONE A SEUL

Il piatto di gamberi che è stato servito a Seul aveva un profondo significato politico. I crostacei sono stati pescati nelle isole Dokdo, che si contengono Corea del Sud e Giappone. Non si sa se Trump li ha mangiati o no, ma agli alleati giapponesi non è piaciuta la scelta. Un portavoce del governo ha dichiarato all’agenzia di notizie Afp che “Tokyo disapprova il gesto. È il momento di restare uniti per fare fronte alla Corea del Nord”. Alla cena era presente Lee Yong-su, una delle donne rapite dalle troupe giapponese e costretta alla schiavitù sessuale durante la Seconda Guerra Mondiale. Il premier sudcoreano Moon Jae-in ha offerto anche un’antica salsa di soia, tipica della cucina del Paese. L’ingrediente ha 360 anni, più di quanti ne hanno gli Stati Uniti. “Forse l’anfitrione ha voluto ricordare al potente invitato l’antica storia e la tradizione della Corea del Sud? Magari è un’interpretazione un po’ forzata, magari no”, si legge sul sito della Bbc.

IL POPOLARE POLLO FRITTO CINESE

A Pechino Trump ha mangiato il pollo kung pao e un pesce con peperoni. La scelta del popolare piatto di pollo fritto è stata criticata da molti perché non è una scelta gastronomica all’altezza di una cena di Stato. In rete si è fatta ironia perché i peperoni del pollo kung pao arrivano dalla provincia Sichuan, che condivide il carattere grafico con la parola “chuanpu”, uno dei soprannomi di Trump in Cina. Quando sono stati serviti i dolci Trump ha commosso i suoi anfitrioni con il video della nipote Arabella Kushner cantando una canzone tradizionale in mandarino (qui l’articolo di Formiche.net). Appena salito sull’Air One Force, il presidente Trump ha divorato uno dei suoi piatti preferiti: un piatto di tacos tex-mex. Il tour di cibo esotico era finalmente arrivato alla fine.

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