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Moqtada al-Sadr, iraq

Le elezioni in Iraq, un risultato non positivo per l’Iran

In attesa dei risultati finali e ufficiali delle elezioni in Iraq è già chiaro che a vincerle non è né la coalizione “Nasr” guidata dal primo ministro uscente Haidar el-Abadi, né quella “Fateh” che raccoglie le forze sciite pro-iraniane. La coalizione che ha ottenuto il maggior numero di voti è Sairun (“Avanti per le riforme”) guidata da Moktada el-Sadr, un…

Iraq, tutte le prospettive dopo le elezioni del 12 maggio. L'analisi di Aliboni (Iai)

Il 12 maggio si tengono in Iraq le elezioni legislative, che porteranno poi alla nomina di un nuovo governo federale. Rivestono una notevole importanza per il futuro della crisi regionale in atto. Mentre la crisi siriana, malgrado il persistere di forti tensioni fra i vari protagonisti, segna irreversibilmente un punto a favore del regime di Assad e della coalizione di…

Libia, ecco perché il Piano B non potrà avere successo

Qualche giorno fa è ripresa in Marocco la mediazione dell’Onu, guidata dall’ambasciatore Bernardino Léon, per trovare un accordo fra le parti libiche stabilendo un governo di “concordia nazionale”. La terza proposta avanzata da Léon fu respinta un paio di settimane or sono dalla coalizione che fa capo a Tripoli, quella dei rivoluzionari di Misurata e degli islamisti. In realtà, la…

I nodi irrisolti in Tunisia

L’attacco al museo del Bardo ha attirato i riflettori sulla Tunisia, ma durante la transizione la sicurezza non ha mai cessato di essere un problema in questo paese. A misura che il partito islamista, sotto la guida di Rachid Ghannouchi, veniva costretto a scegliere un percorso moderato dagli eventi (come l’estromissione dal governo dei Fratelli Mussulmani per mano dei militari…

Libia, ecco il nuovo scontro tra duri e moderati

In Libia, nelle ultime settimane, si sono moltiplicati gli attacchi alle risorse, in particolare ai campi di produzione degli idrocarburi, ai terminali da cui sono esportati e alle infrastrutture, con un uso sempre più intenso dell’aviazione. Questo incremento di violenza, del tutto inconcludente, non ha un senso militare, bensì politico in quanto risponde al tentativo dei “duri” dell’una e dell’altra…

L'Egitto e la scommessa mediterranea di Matteo Renzi

Pubblichiamo un'analisi di AffarInternazionali Con la sua visita al Cairo il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ribadito con forza la priorità che l’Italia assegna alla politica mediterranea dell’Europa. Il nuovo regime egiziano suscita però in Europa molte perplessità per il suo carattere marcatamente autoritario, e la legittimazione fornita dall’Italia ad al-Sisi con una visita di stato dal carattere estremamente…

jihad

Perché a Gaza sta morendo la diplomazia

Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali Dopo averla minacciata sin dai primi giorni della tensione seguita al lancio dei missili palestinesi, Israele ha dato inizio all’invasione della Striscia di Gaza. Questa è stata di fatto trattenuta sia dalla riluttanza del premier israeliano Benjamin Netanyahu, sia dagli sforzi e dalle pressioni internazionali volti a realizzare un cessate il fuoco. Nei due…

Perché il rafforzamento dello jihadismo palestinese è nefasto

La crescente tensione armata fra Israele e Gaza sembra destinata a sfuggire al controllo delle parti e a tradursi in un’altra invasione dell’“emirato”. Con il rischio di una nuova rivolta dei territori occupati, una terza intifada. Alla rivolta potrebbero associarsi, in misura e modi diversi dal passato, gli arabi israeliani, le cui posizioni si sono negli ultimi anni radicalizzate. HAMAS…

Libia, passi falsi e incognite nella corsa verso la democrazia

Pubblichiamo un articolo di AffarInternazionali Salto qualitativo nella crisi libica. La debolissima transizione democratica rischia di finire, lasciando spazio a una nuova fase gravida di incognite. La crisi è stata innescata dalla campagna militare contro i “terroristi”, iniziata a sorpresa il 16 maggio dall’ex generale Khaled Heftar nel nord-est della Libia. UNA GRAVE CRISI Un fatto nuovo che si intreccia…

Il patto di riconciliazione della Palestina

Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali  L’accordo intrapalestinese siglato fra Fatah e Hamas per un governo di unità nazionale e la convocazione di elezioni di qui a sei mesi ha suscitato scalpore nell’opinione pubblica, ma è difficile dire se sia un evento destinato ad avere un seguito. Di primo acchito si può pensare che l’accordo sia il frutto del considerevole…

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