Nessun accordo concreto. Dopo l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Petro Poroshenko il gas continua a dividere Mosca e Kiev. E a preoccupare i paesi europei. Dopo il vertice Asem di Milano, iIl leader ucraino ha detto che c’è fiducia “sulla possibilità di trovare una soluzione entro il meeting di Bruxelles del 21 ottobre con i rappresentanti della Commissione europea”. Meno possibilista Putin. Il Cremlino ha assicurato forniture solo per i mesi invernali. Il presidente russo ha anche lanciato un messaggio chiaro all’Europa che dovrebbe “aiutare l’Ucraina a pagare le forniture di gas della Russia”.
Ma quanto potrebbe resistere l’Europa senza il metano russo? Proprio il giorno prima dell’incontro milanese tra Putin e Poroshenko la Commissione europea ha svelato i risultati degli stress test condotti sui sistemi del gas europei l’estate scorsa. Nel caso di un’interruzione del flusso di gas dall’Ucraina, sarebbero colpiti soprattutto cinque Paesi dell’Europa orientale. Bulgaria, Grecia, Ungheria, Romania e Croazia.
Anche l’agenzia Reuters ha provato a misurare la capacità di resistenza del Vecchio continente in caso di stop agli approvvigionamenti da Mosca. Anche qui la Bulgaria sarebbe messa malissimo. Con il gas stoccato attualmente, avrebbe un’autonomia di 63 giorni. L’Italia arriverebbe a 91 giorni. La Slovacchia è quella con l’autonomia maggiore: 201 giorni.
