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Snapshots from NYC

Non c´è luogo simile, non c´è luogo che abbia una molecola della sua gloria, del suo orgoglio, della sua gioia. Stende la sua mano sulle nostre viscere, e siamo subito ebbri, giovani e pieni di gloria, e sentiamo che non moriremo mai
Walt Whitman
 
La poesia della Bowery
Un nome che è anche un manifesto dell’essenza di Nyc. Il “nuovo museo”, New museum of contemporary art, è lo spazio espositivo più innovativo della città. Fondato con una sede itinerante nel 1977, da dicembre 2007 ne è stata inaugurata una permanente nella Bowery che rappresenta anche il simbolo della rinascita di questo quartiere. L’edificio, progettato dallo studio Sejima+Nishizawa/Sanaa di Tokyo (vincitori del premio Pritzker nel 2010), sembra una pila di parallelepipedi accatastati e la sua originalità riflette l’avanguardia delle sue esposizioni. Il museo offre anche una piattaforma panoramica sul tessuto urbano in continua evoluzione della Bowery e di Lower Manhattan. Ma una volta vista dall’alto, è meglio scendere e confondersi tra la gente nelle vivaci vie di questa zona tra lo chic e l’alternativo e magari fermarsi per un bingo rivisitato o una lettura di poesie al Bowery poetry club.
 
Eat Italy
Sì, a New York gli hamburger sono fantastici (altamente consigliatiquelli di Corner bistro nel West village, di Shake Shack a Madison square parke Five napkin burger a Hell’s Kitchen) e si possono e si devono sperimentaretutte le cucine del mondo. Ma per chi avesse un po’ di nostalgia del nostroPaese, piuttosto che il quartiere di Little Italy che di italiano ormai ha soloil nome e i ricordi, ora c’è Eataly. Nell’angolo tra Fifth Avenue e 23rdstreet, è stato inaugurato l’anno scorso uno spazio di 6mila metri quadratitutti dedicati al tricolore. Tra ristoranti tematici, un’infinità di prodotti d’eccellenza,dalle mozzarelle di bufala ai krumiri, dal caffè Lavazza al chinotto, e una scuoladi cucina, l’iniziativa dell’imprenditore piemontese Oscar Farinetti, sullascia di esperienze simili a Torino e in Giappone, esporta il meglio dellanostra cultura, culinaria e non, riscuotendo un enorme successo tra inewyorkesi.
 
A piedi nudi nel parco (sopraelevato)
Un parco a nove metri di altezza, lungo i binari di una ferrovia dismessa, dove poter passeggiare, prendere il sole su sdraio di legno, rinfrescarsi in un piccolo specchio d’acqua, godere di viste sorprendenti della città. È l’High line park, lo spazio verde inaugurato nel 2009 tra Chelsea e Meatpacking district. Un serpente alberato che presto si spingerà a nord fino a Hell’s Kitchen, rianimando i quartieri sottostanti, alcuni di essi ancora spogli, altri ormai centro della movida newyorkese, come Meatpacking district. Qui, da non perdere per un pranzo o un aperitivo, il ristorante del lussuoso hotel Standard, dal pavimento costellato di monetine da 1 cent e piatti insoliti. L’High line è uno dei tanti esempi che dimostrano come a New York siano maestri nel “reinventare gli spazi urbani”, nel dare a edifici o aree abbandonate una nuova vita. Come il mercato coperto di Chelsea, un tempo sede di una fabbrica di biscotti, la produttrice dei famosi Oreo, oggi incantevole crocevia dello shopping o lo stesso Meatpacking dove i vecchi mattatoi sono diventati boutique esclusive.
 
Una funivia per sognare
Un sogno può costare quanto un biglietto della metropolitana. A New York sì. Basta raggiungere l’incrocio tra la 59th street e la Second Avenue e salire sull’affascinante funivia, “the tram”, che collega Manhattan a Roosevelt Island, la verde e residenziale isoletta nel mezzo dell’East river. Qui più che la meta, conta il viaggio, direbbe Costantino Kavafis. Solo quattro minuti in cabina che regalano ai suoi passeggeri “la più eccitante vista su New York”, secondo il New York Times. Sospesi in aria a 80 metri di altezza, si possono vedere degli scorci incredibili, soprattutto con le luci del tramonto, sul Queensboro bridge e su tutta la costa est di Manhattan.
 
Il nuovo cubo di Apple
Da quando ha aperto nel 2006, il punto vendita di Apple a forma di cubo trasparente sulla Fifth Avenue è diventato uno dei simboli più fotografati della città. Da giugno di quest’anno sono iniziati i lavori di ristrutturazione da oltre sei milioni di dollari. Renderanno la struttura più leggera, riducendo i pannelli in vetro da novanta a quindici. Così, a novembre la copertura grigia provvisoria lascerà il posto a una nuova luminosa architettura che vale la pena di visitare. A qualsiasi ora, visto che questo Apple store è aperto 24h su 24, 365 giorni l’anno. Ognuno di essi scandito da workshop, programmi per i più piccoli, eventi in un’atmosfera giovane, creativa, unica. Come lo sarà nel nuovo negozio di 4.500 metri quadrati che aprirà nella storica Grand Central Station. I lavori sono appena iniziati ma si presume sarà pronto prima di Natale.
 
Billyburg
Qui gli over30 si sentiranno un po’ spaesati. Williamsburg, per gli amici “billyburg”, è ormai considerato il quartiere più cool di New York, affollato da ventenni finto-trasandati, rockettari e artisti. La musica inizia già appena scesi dalla metro, fermata Belford Avenue, sulla linea L, la prima su Brooklyn dopo Manhattan, nella stazione colorata da chitarristi e cantanti improbabili. Belford Avenue, il cuore di Williamsburg, è una strada ininterrotta di locali alternativi, ristoranti economici, negozietti vintage. È nelle vie traverse e parallele però che si trovano i posti più originali come la Brooklyn Brewery dove vengono prodotti otto tipi di birre e organizzate visite guidate. Ex garage, loft o pergolati ospitano gallerie d’arte in un’atmosfera anticonformista che ricorda i primi tempi dell’East village a Manhattan. È da questo quartiere che è stata scattata una delle fotografie più famose, e più discusse, sull’undici settembre. Nell’obiettivo di Thomas Hoepker dell’agenzia Magnum Photos, l’immagine di alcuni ragazzi sereni seduti al sole stride con la città “in fumo” dall’altra parte del fiume, alle loro spalle.
 
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