Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Corruzione, la battaglia cruciale per il nostro Paese

Nel bel mezzo di una tempesta di scandali giudiziari, ininterrotta da troppi mesi, che coinvolge politici, amministratori pubblici e settore privato, da due giorni arrivano nuove sul ddl anti-corruzione, la proposta. Ad ultimo quella definitiva del Governo, tramite il Ministro Severino.
Vi si leggono modifiche e nuovi articoli del codice penale riguardanti la corruzione tra privati, traffico di influenza e istigazione alla corruzione, che come ricorda il Corriere della Sera, sono stai richiesti all’Italia dal Greco organismo del Consiglio d’Europa, nel terzo round di valutazione [1].
 
Quel che il Corriere non dice è che i richiami del Greco sono stati solo in minima parte presi in considerazione, infatti allo stato attuale con questa proposta avremo soltanto aumentato l’almanacco delle fattispecie di reati configurabili nella macro-categoria della corruzione e aumentato di qualche anno, ma non per tutte le fattispecie, le pene da scontare con la reclusione.
Un po’ poco, poco lo sforzo per una sbandierata priorità del Governo.
 
Greco chiede infatti di “adottare misura adeguate, di concerto con le istituzioni interessate, per garantire che le disposizioni relative ai reati di corruzione e traffico di influenza siano applicate attivamente nella pratica e rendere possibile un regime sanzionatorio efficace, proporzionato e dissuasivo nei confronti degli autori di reati di corruzione, come richiesto dagli articoli 19 e 20 della Convenzione penale sulla corruzione (STE 173) (paragrafo 114).”
Un sistema sanzionatorio efficace e dissuasivo non può lasciarsi alle spalle l’interdizione dai pubblici uffici anche permanente, come non può non esigere la confisca di tutti i beni acquisiti tramite le risorse derivanti da atti illeciti come la corruzione e suoi derivati.
 
Ma la falla più grande nel sistema deve ancora arrivare, quella falla che ormai rasenta la malafede dei molti nei confronti di una battaglia cruciale per il nostro Paese. Nessun corrotto reale o potenziale sentirà addosso il peso della deterrenza se in lui persevererà la convinzione che solo un evento eccezionale potrà condurlo a una condanna per i reati commessi. Ce lo ricordano l’ex-magistrato Piercamillo Davigo nella prefazione al libro Mani Pulite, quasi accanendosi contro la legge Ex-Cirielli e ad ultimo Bianconi oggi sul Corriere quando esplicitamente mette in risalto l’inadeguatezza dei tempi della giustizia con i termini di prescrizione previsti.
 
Ma nonostante in Italia regnino orecchie da mercante, l’Europa insiste.
“… al fine di garantire che i procedimenti siano definiti prima della scadenza dei termini di prescrizione, i) effettuare uno studio sull’impatto che la prescrizione ha sui procedimenti per corruzione al fine di stabilire l’entità e le cause dei problemi che potrebbero essere identificati a seguito di tale indagine; ii) adottare un piano di azione specifico per affrontare e risolvere, entro tempi stabiliti, i problemi che dovessero emergere dall’indagine; (iii) rendere pubblici i risultati di questa attività di studio (paragrafo 118);
 
Non abbiamo notizie ufficiali riguardo l’avvio di uno studio sull’impatto della prescrizione su reati di corruzione, tant’è che nei dati, che le autorità italiane hanno fornito al Greco lo scorso ottobre, il termine prescrizione non compare, se non per riassumerne le disposizioni.
Non abbiamo più il tempo di assumerci la briga se non il gusto di fare altre leggi svuotate di sostanza e pragmatismo, perché come dice Tacito (e ce lo ricorda anche Giacomo Gabbuti) “in uno stato corrotto si fanno leggi a non finire”.
 
 
Una sintesi del rapporto con traduzione in italiano è consultabile sul sito “Cultura dell’Integrità
 
Marta Fana studente del Master of Arts presso il Collegio Carlo Alberto di Torino, ha conseguito la Lurea Triennale in economia Europea presso l´Università di Roma Tor Vergata e il Master of Science in Economics presso la Toulouse School of Economics. E´ stata assistente scientifico del progetto “Cultura dell´integrità nella PA” della SSPA e ha collaborato con diversi progetti di ricerca e consulenza in materia di appalti pubblici.
 
×

Iscriviti alla newsletter