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Fini u (trad. è finito)

Ieri sera Fini a Servizio Pubblico mi ha fatto pena. Vuole essere lasciato solo in pace. Lui lavora alla Camera dei Deputati. Come Deputato. Non ha  nessun rinvio a giudizio, nessuna condanna. E´ uno con la fedina penale pulita. Punto. Ecco, nei suoi interventi, di fronte a Renzi, dava la sensazione che da un momento all´altro, con controllato livore, volesse pronunciare un periodo dalla sintassi e la semantica di chi va all´attacco del giovanilismo un po´ troppo fine a se stesso, mostrando il peso e la sostanza dell´esperienza. Sembrava che da un momento all´altro dovesse venir fuori un argomentare rodomontico. Un argomentare fatto di incidentali poliorcetiche con cui stringere all´angolo delle loro contraddizioni i rottamatori mostrando la fierezza, la robusta ossatura ideologica e programmatica di chi il potere lo ha governato e lo sa governare. Di chi ha una identità, conosce la tecnica dell´amministrazione e la sa piegare alle ragioni dell´ideale che collabora all´interesse generale. Ad esempio.
E invece, come un vecchio motore a scoppio da tanto tempo fermo in garage, ai numerosi tentativi di messa in moto ha reagito forzando il pignone ma senza produrre alcuna scintilla.
Un Fini neanche lontanamente vicino a quello che si era smarcato da Berlusconi. E già allora lo scontro con Berlusconi non era stato certo uno scontro politico programmatico, ma politico opportunistico finalizzato a occupare una posizione che, nei piani di allora, doveva essere funzionale a una nuova alleanza a centro che lo avrebbe garantito a prescindere dall´interesse generale. E così l´eterna promessa della destra, da Fiuggi a Mirabello, ha mostrato la  sua totale inattitudine alla leadership. Niente romanticismo, niente ideali, niente storia e identità, niente capacità riformatitrice che non sia quella imposta a mezzo raccomandata da Bruxelles. 
Fini ieri sera a Servizio Pubblico è tramontato definitivamente.
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