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Così la Siria torna a infiammarsi

Un attacco aereo ha colpito oggi una fabbrica di olio di oliva lasciando decina di morti e feriti nella città di Idlib, al nord della Siria. Alcuni funzionari turchi e della Nato dovevano recarsi sul posto dove è avvenuta l´esplosione per valutare la superficie dove molto spesso vengono sparati alcuni missili. Secondo quanto riporta Al Jazeera, questo attacco può essere collegato ad un aumento del traffico delle armi nel confine con la Turchia.

L´attivista dell´opposizione al regime di Bashar Assad, Tareq Abdelhaq, ha confermato che i morti sono almeno 20 mentre i feriti sono 50. Dopo oltre 20 mesi di conflitto continuo, gli scontri tra i ribelli e l´esercito avvengono nei centri urbani in zone dove la popolazione civile non ha ripari.

Un rappresentante delle forze anti-Assad, Ahmed, ha dichiarato al sito Al Arabiya News che due aerei da combattimento siriani hanno sparato cinque razzi vicino alla frontiera con la Turchia, colpendo zone agricole e due palazzi residenziali.

Il confine turco La rabbia della Turchia non si fa aspettare. L´agenzia turca Anatolian ha detto che si sono registrati spari aerei a Harem, un´altra città nel confine con la Siria, e che è stato colpito il tetto di una casa nel quartiere di Reyhanli. Non ci sono state vittime ma la paura ha fatto sfollare gli abitanti della zona.

Nel frattempo, in una delle vie che porta all´aeroporto di Damasco, c´è stata l´esplosione di un’autobomba che ha colpito un posto di blocco della polizia. Incessanti bombardamenti hanno distrutto la città di Maarat al-Numan, costringendo a 150.000 persone a fuggire.

La strage dei bambini Un gruppo di 10 bambini e 172 persone sono morte nel villaggio Deir al-Asafir, a 12 chilometri da Damasco, a causa di bombe a grappolo lanciate da forze del regime. L´Osservatorio siriano per i diritti umani ha confermato le cifre. Al Jazeera, invece, riporta l´informazione ma dichiara l´impedimento di verificare in modo indipendente le dinamiche a causa delle restrizioni del governo siriano. Da marzo dell´anno scorso, quando è scoppiata la rivolta contro il governo di Assad, in Siria sono state uccise più di 40.000 persone. E la cifra non smette di aumentare.

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