Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Usa e Cina collaborano sulla sicurezza informatica

Cina e Stati Uniti lavoreranno assieme per la sicurezza digitale. L’annuncio della decisione di istituire un gruppo di lavoro congiunto arriva nel corso della visita del segretario di Stato americano, John Kerry, a Pechino nell’ambito del viaggio asiatico nel tentativo di risolvere le tensioni nella penisola coreana.

Da mesi statunitensi e cinesi sono al centro di dispute e accuse incrociate di intrusioni informatiche. All’inizio dell’anno furono il New York Times e il Wall Street Journal a denunciare intrusioni nei propri sistemi. A febbraio la società di sicurezza Mandiant rilasciava un rapporto in cui tracciava una serie di attacchi contro società ed enti governativi Usa riconducendoli a un’unità dell’Esercito popolare di liberazione e indicando in un palazzo di Shanghai il luogo fisico da cui sarebbero partiti. Accuse rimandate al mittente dalla Repubblica popolare che a sua volta ha denunciato di essere bersaglio di attacchi statunitensi.

Lo stesso primo ministro cinese Li Keqiang, nel suo primo discorso appena nominato a capo del governo, esortò a evitare accuse reciproche “senza basi” e a lavorare per creare migliori rapporti tra i due Paesi. E sempre il mese scorso il tema fu sollevato in occasione della telefonata di Barack Obama a Xi Jinping in occasione della sua nomina ufficiale a presidente della Repubblica popolare.

Kerry e il ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, si sono trovati d’accordo sulla necessità di proteggere il cyberspazio. La sicurezza digitale, ha detto il segretario di Stato Usa, “ha ripercussione sul sistema finanziario, sulle banche e sugli aspetti più disparati di una nazione”. Alla vigilia del viaggio asiatico di Kerry era stato invece un alto funzionario cinese, citato dall’agenzia di Stato Xinhua, a enfatizzare la necessità per i due Paesi di lavorare assieme. “Usa e Cina hanno interessi e responsabilità comuni”, ha detto Qian Xiaoqiang, vicedirettore dello State Internet Information Office, intervenuto al sesto Us-China Internet Indusrty Forum. “Le leggi cinesi vietano qualsiasi forma di intrusione”, ha inoltre sottolineato.

Nota The Next Web che il gruppo congiunto si troverà a lavorare in una situazione in cui il terreno comune non è molto. Da una parte le accuse contro i cinesi di condurre spionaggio economico, anche sostenuto da settori governativi, dall’altra le stesse accuse verso le agenzie di intelligence e militari statunitensi. Potrebbe però portare a una distensione tra i due Paesi potenze economiche e militari legate l’una all’altra nonostante le frizioni.

Non a caso lunedì scorso lo Us-China Business Council ha sollevato le proprie obiezioni contro la nuova legge sulla sicurezza informatica che per prevenire intrusioni scoraggia le agenzie federali ad acquistare attrezzatura e dispositivi prodotti, assemblati o riconducibili a società d’oltre Muraglia. Gli acquisti devono infatti passare un esame sul rischio spionaggio. “La sicurezza nazionale degli Stati Uniti è centrale, ma non deve essere usata come scusa per il protezionismo”, ha detto il presidente del gruppo, John Frisbie. Perché esiste l’eventualità che i timori possano colpire anche settori in cui non esistono rischi e finire per discriminare le aziende cinesi.

×

Iscriviti alla newsletter