Skip to main content

Altro che larghe intese, questo è il governo delle risse

Doveva essere il governo della pacificazione e sta diventando invece quello della rissa continua.

Il Pdl sembra chiuso nel cul de sac di una decisione finale che il PD vorrebbe anticipare in commissione, prima ancora che scatti quella della magistratura milanese ormai pronta a succhiare il sangue della vittima sacrificale.

Al tempo dell’Aventino, c’erano Sturzo, Amendola, Turati e nel Parlamento non si raccolsero firme, ma si abbandonò l’aula, con le conseguenze ben note dell’apertura al fascismo più duro.

Speravamo nella pacificazione e siamo in piena guerra dentro e fra i partiti della coalizione che sostiene il governo, mentre il comico genovese gongola prefigurando la riconferma dell’insperato successo.

Povera Italia!

Con la minaccia del Pdl che sta per tramutarsi in azione non si rende un buon servizio all’Italia e nemmeno allo stesso partito del Cavaliere.

La strada indicata da Napolitano e Letta sembra quella della parlamentarizzazione della crisi, e se i propositi annunciati dal Pdl porteranno al voto di sfiducia, si arriverà a un governicchio autunnale che riformerà la legge elettorale e voterà il documento di politica economica; poi a Febbraio si vota.

La situazione rischia di diventare esplosiva con ceti medi e popolari frustrati che potrebbero non limitarsi questa volta all’astensione dal voto o alla protesta con Grillo.

È questo cui tende il Cavaliere? E davvero tutti i suoi cortigiani nominati sono disposti a seguirlo in questa avventura?

Noi “DC non pentiti” non staremo a guardare e concorreremo con le forze più responsabili per evitare al Paese una tragica avventura.

×

Iscriviti alla newsletter