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Nottetempo un viaggio senza ritorno

E’ uscito il 3 aprile il primo film del giovane regista Francesco Prisco, (38 anni) dopo una carriera che l’ha visto già  autore e regista di spot pubblicitari oltre che di cortometraggi. Infatti, tra i numerosi premi in festival italiani e internazionali, ricordiamo il Nastro d’Argento per il migliore attore protagonista a Gian Marco Tognazzi nel 2008. Poi il David di Donatello per Bisesto (2009) e le Nomination al Giffoni Film Festival come Migliore cortometraggio (Grifone d’ Oro) e come Migliore cortometraggio (2011), e Menzione Speciale.

Nottetempo parte dal una tragica notte e termina nella notte in cui tutto si ripete, quasi in un movimento circolare dettato dell’inquietudine del protagonista: Giorgio Pasotti. In veste di Matteo, poliziotto della stradale, inizialmente descritto come personaggio istintivo e solitario, determinerà l’accadere degli eventi passando da un ruolo passivo, che l’aveva visto accettare le vicissitudini di una vita non scelta, ad un’energia di riscossa.

Purtroppo determinare il ritorno ad un passato lo porterà dinanzi a scommesse con la realtà troppo dure da poter risolvere, o recuperare, in pochi giorni. Matteo decide di riprendersi la sua vita, in modo repentino ed istintuale, se vogliamo maldestro ed autoritario, senza prevedere le possibili conseguenze. Il suo viaggio non è solo il tragitto percorso tra due città, e due destini, opposti come sono Napoli e Bolzano. Ma è un viaggio che rappresenta un percorso interiore tra gli opposti. Ed il tempo che impiegherà a percorrerlo non colmerà l’assenza dalla vita che lui ha abbandonato quasi dieci anni prima.

Sulle orme del suo viaggio di ritorno alle origini c’è  la giovane Assia, interpretata dalla bella e brava Nina Torresi (attrice a noi nota per diverse fiction TV) alla ricerca di un amore idealizzato, proiettato in un ipotetico futuro ancora tutto da vivere. Nel viaggio il suo destino s’incrocia con Enrico, Gianfelice Imparato, anche lui con un riscatto da giocare.

Il regista commenta così la sua scelta per la trama di questo noir:<< ogni personaggio desidera qualcosa che non può avere; tutti, comunque, si muovono spinti da un sentimento, senza il quale non potrebbe esistere nessun movimento, nessun viaggio>>.

Approviamo la scelta del cast che ci fa conoscere il bel Giorgio Pasotti in un ruolo più drammatico. Non dimentichiamo che la presenza estetica dell’attore raggiunse la notorietà grazie a L’ultimo bacio e Baciami ancora di Gabriele Muccino. Qui è un uomo forse senza scrupoli, o forse così chiuso verso il suo passato, che l’aggressività e la rabbia di riscatto lo rendono crudo ed insensibile verso il dolore altrui. Non sono risparmiati primi piani al bel fisico, tonico e muscoloso, del giovane attore, che riscopriamo nel suo cv d’arte anche campione di kung fu graduato all’università dello sport di Pechino.

Fil rouge tra i protagonisti anche il rugby che, pur essendo noto come sport rude o violento, basa i sui principi su fini nobili.

E’ una grande prova di recitazione anche per la giovane Nina Torresi che identifichiamo più per la commedia romantica o per la serie dei Cesaroni 5, anche se annovera lavori già con grandi registi come Sergio Castellitto,  Giuseppe Piccioni e Margarethe von Trotta.

Significativo anche il contributo di un altro attore, più noto al grande pubblico per la televisione: Antonio Milo (per Gente di Mare su Rai Uno e La squadra su Rai Tre) ma che annovera anche una carriera teatrale al fianco di Silvio Orlando ed altri registi d’autore.

Insomma Nottetempo è un film che ci sorprende per lo scambio di ruoli, interpretazioni e paesaggi in cui le sorti vengono stravolte in un gioco aggressivo ed imprevedibile, per un finale che ci fa battere il cuore per la suspence, ma che non scade nel banale melodrammatico.

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