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Alibaba, ecco sfide e incognite dell’Ipo

Forse è ancora presto per sapere in quale misura Alibaba intenda puntare al mercato statunitense, facendo concorrenza ad Amazon e eBay. Il prospetto di Ipo che il gigante cinese dell’e-commerce ha presentato mercoledì alla Sec, l’autorità statunitense di controllo sulla Borsa, sottolinea come la strategia non includa esplicitamente l’espansione in mercati al di fuori di quello cinese, spiegano analisti citati da Market Watch.

Include al contrario l’intenzione di espandere la capacità dei cinesi di comprare all’estero e quella dei clienti internazionali di accedere ai venditori d’oltre Muraglia.

Certo investimenti come quello nella startup ShopRunner, un servizio di consegne in due giorni, apre scenari di una possibile sfida ai colossi dell’e-commerce Usa anche in territorio statunitense. Allo stesso tempo gli investimenti da 202 milioni di dollari che hanno permesso ad Alibaba di acquisire il 39% di ShopRunner possono essere anche un “cavallo di Troia” per le aziende Usa che hanno difficoltà ad accedere al mercato cinese.

Le aspettative sul colosso fondato nel 1999 dall’ex insegnante di inglese Jack Ma prevedono che l’ipo possa arrivare a 20 miliardi di dollari e possa quindi superare i 16 miliardi rastrellati da Facebook.

Molto dipenderà anche dall’attività su mobile di Alibaba, leader dell’e-commerce cinese, con l’80 per cento del mercato e 231 milioni di utenti attivi. Aumentano infatti le transazioni che passano dai servizi del gruppo di Hangzhou tramite smartphone o table. Nell’ultimo trimestre dello scorso anno hanno pesato per un quinto delle transazioni.

Scrive il settimanale economico-finanziario Caixin che il successo di Alibaba sarà legato anche alle prestazioni Tencent, altro colosso tecnologico cinese, proprietario dell’applicazione WeChat, oggi forse la più diffusa in Cina, con circa 350 milioni di utenti, e che vanta quote in JD.com, seconda società cinese del’e-commerce, con circa 47 milioni di utenti attivi nel 2013, e che ha gennaio ha presentato richiesta di offerta pubblica iniziale alla Sec.

Analisti citati dal Financial Times, sottolineano come sebbene più piccola di Alibaba, JD.com proprio in forza del ruolo di Tencent, possa essere una concorrente agguerrita. Come ricorda il Wall Street Journal, tra la mosse messe in capo da Alibaba per il settore mobile ci sono le campagne di sconto attraverso l’applicazione per cellulari di Taobao, una delle piattaforme del gruppo. Ha inoltre portato avanti una serie di acquisizione. La partecipazione in Weibo, piattaforma di microblog spesso definita l’equivalente cinese di Twitter, è salita dal 18 al 30 per cento.

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