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Generali e Telecom, ecco ultimi e prossimi affari di Guzmán (Fintech) ed Esteves (Btg Pactual)

Avevano già confermato l’interesse verso il mercato italiano. In particolare André Esteves (nella foto), presidente e fondatore del fondo brasiliano Btg Pactual e socio di Monte dei Paschi di Siena, in un’intervista al Sole 24 Ore aveva confessato di avere l’occhio puntato sul processo di privatizzazione di Poste Italiane e che aveva fiducia verso l’Italia, le riforme del premier Matteo Renzi e i “fondamentali positivi” del Paese. Un ottimismo che “nasce anche dalla sensazione di svolta che si percepisce per le riforme politiche ed economiche promosse dal nuovo governo. È il momento giusto per guardare al vostro Paese, noi siamo investitori globali e quindi non ci tiriamo indietro”.

L’altro socio di Monte dei Paschi di Siena, David Martínez Guzmán (qui un suo ritratto), guida di Fintech Advisory, fondo specializzato in aziende in difficoltà. La sua arte è l’acquisto a prezzi vantaggiosi, soprattutto in economie colpite dalla crisi, per successivamente farne profitto. E così come aveva fatto in Argentina e in Spagna, ora pensa (o pensava) di farlo in Italia.

DAVID MARTINEZ GUZMAN

Dopo l’esperienza in Telecom Argentina, Martínez Guzmán sarebbe in trattativa per effettuare un investimento diretto in Telecom Italia. Secondo il quotidiano brasiliano Folha, il maggior azionista di Telecom Italia, Telefonica, vorrebbe cedere una sua quota pari a quasi il 15%. Così si potrebbero risolvere le problematiche con il Cade, l’Autorità antitrust brasiliana, per gli intrecci in Telecom.

Come ricorda La Stampa, Martínez Guzmán ha detto in una delle poche interviste concesse che esiste “la possibilità di accrescere il nostro investimento… l’interesse è sulle società di telecomunicazioni del Sud Europa, inclusa Telecom Italia di cui siamo investitori”.

L’operazione non è ancora chiusa e potrebbe slittare tra rischi di default in Argentina e mancati pagamenti. Il finanziere messicano potrebbe essere bloccato dall’Antitrust argentino per la mancata cessione di quote di TV Clarin.

ANDRE ESTEVES

Sulla trattativa tra Generali con Btg per la cessione di Bsi è arrivato l’accordo. La valorizzazione di Bsi era l’ultimo passo per la cessione. Sempre al Sole 24 Ore Esteves aveva detto che “la Svizzera è a una svolta, perché sta abbandonando la logica del segreto per abbracciare quella del servizio. Fino ad ora le banche della Confederazione offrivano sostanzialmente una cosa: la protezione dei soldi. D’ora in avanti dovranno occuparsi di gestirli, ed è molto diverso… Il nostro business è focalizzato sull’asset management e abbiamo tutte le capacità per spingere le attività in Svizzera verso un altro livello”.

La vendita di Bsi rientra nella strategia di Generali di concentrarsi sul business assicurativo e di rafforzare la base patrimoniale. L’operazione potrebbe chiudersi entro il primo semestre del 2015.

IL COMUNICATO DELLE GENERALI

La vendita di BSI – si legge in una nota del Leone di Trieste – rientra nel piano strategico di Generali di concentrarsi sul business  assicurativo e di rafforzare la base patrimoniale. Al termine dell’operazione, Generali avrà ceduto asset non strategici per € 3,7 miliardi. Questo ridurrà sia il debito che la leva finanziaria del Gruppo. “La cessione – aggiunge il gruppo assicurativo – permetterà un miglioramento stimato dell’indice Solvency 1 di circa 9 punti percentuali che, come pro-forma sulla base del primo trimestre 2014, sarà superiore al target 2015 di Solvency 1 pari a 160%. Si prevede che la vendita produca una minusvalenza netta di circa € 100 milioni”.

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