Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Brasile, ecco come Dilma Rousseff ha sconfitto Aecio Neves (e i mercati)

Dilma Rousseff ha vinto le elezioni presidenziali in Brasile. Governerà per altri quattro anni dal 1 gennaio del 2015. “Grazie mille. Voglio essere una presidente migliore di quello che sono stata fino ad ora”, ha detto in un discorso a Brasilia, pochi minuti dopo che il Tribunale superiore elettorale ne ha confermato la vittoria.

UNA VITTORIA SOFFERTA Quello della Rousseff è stato un trionfo non scontato. È la prima volta nella storia democratica del Brasile che un risultato elettorale è così conteso, anche più della vittoria di Fernando Collor de Melo nel 1989 contro l’ex presidente Luiz Inacio Lula Da Silva (nella foto insieme a Dilma Rousseff). Prima dell’annuncio dei risultati, è stato necessario un ulteriore conteggio dei voti. Rousseff, candidata del Partito dei Lavoratori, ha ottenuto il 51,64% dei consensi contro il 48,36% di Aecio Neves, candidato del Partito Socialdemocratico Brasiliano (qui il ritratto). Rousseff ha ottenuto circa tre milioni di voti in più di Neves, un margine strettissimo in un Paese con 146 milioni di elettori. Con questo trionfo elettorale, il Partito dei Lavoratori è diventato il più influente del Brasile, con la possibilità che rimanga per 16 anni di fila al potere: dal 2002 al 2010 con Lula da Silva e dal 2010 al 2018 con Rousseff. Nonostante Neves fosse il candidato più amato dei mercati, al progetto di apertura economica i brasiliani hanno preferito la promessa di una riforma politica e la garanzia di uno Stato vigile sui temi sociali. IL SOSTEGNO DI LULA DA SILVA Rousseff, 66 anni, ha un passato da guerrigliera (qui il ritratto) ed è stata per molti anni ministro dell’Energia e vicepresidente con Lula Da Silva. Il sostegno dell’ex presidente, annunciato a pochi giorni della chiusura della campagna elettorale, è stato decisivo per il suo decollo nei sondaggi e poi nelle urne. Nonostante da anni Lula Da Silva non sia al potere, continua ad essere il politico più amato del Brasile. Interrotta dall’euforia del pubblico e senza più voce, Rousseff ha ringraziato il “presidente Lula, il vicepresidente Michel Temer e i partiti della coalizione per la vittoria ottenuta. Ecco lo spot di sostegno di Lula Da Silva a Dilma Rousseff LA REAZIONE DEI MERCATI Aecio Neves era il candidato più sostenuto dai mercati internazionali. Le sue proposte liberali di privatizzazione e alleggerimento del controllo statale avevano riempito di entusiasmo gli investitori. La salita della Borsa era proporzionale alla sua crescita nei sondaggio. All’indomani dei risultati, gli investitori stanno vendendo le azioni brasiliane. Questa mattina Petrobras è crollata del 10.78% a Francoforte e a Parigi il Lyxor ETF Brazil, un fondo indicizzato è giù del 9,42%. Secondo l’analisi del sito americano Business Insider, la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi giorni: “Nel corso degli ultimi quattro anni l’Ibovespa è caduto di quasi un terzo, e tende leggermente verso il basso. Da quando Rousseff ha preso il potere, l’economia brasiliana si è indebolita ed è difficile vedere alcuni segni di speranza”. Non ci sono segnali di cambiamento verso un’economia più orientata al mercato, in un contesto di rallentamento della crescita e aumento dell’inflazione.


L’URGENZA POLITICA

Secondo il quotidiano brasiliano Odia, “come c’era da aspettarsi, gli Stati che hanno sostenuto Rousseff sono stati quelli più poveri e arretrati del nord e nordest, mentre gli stati del sud, più ricchi e industrializzati, hanno scelto Neves”. Lo stato di Minas Gerais, al centro del Brasile, è stato determinante per la vittoria: i due contendenti sono nati lì e Neves è stato governatore dello Stato per otto anni.
Mai come in questa campagna elettorale, i brasiliani sono stati tanto attenti al dibattito politico. L’ultimo incontro televisivo è stato più seguito delle telenovelas più famose. Hanno manifestato pubblicamente il loro appoggio scrittori, calciatori e cantanti, tra u quali Chico Buarque, Caetano Veloso, Neymar e Ronaldo. Ma più che sull’economia, l’interesse degli elettori si è focalizzato sulle riforme politiche. Tra le priorità, i cambiamenti un nuovo Parlamento e la legge elettorale.

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter