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Ali bin Al Hussein, chi è il principe giordano che gongola per le disgrazie di Blatter

Durante i Mondiali di Brasile 2014, dopo che si era saputa la sanzione contro Luis Suárez per avere morso Giorgio Chiellini, il presidente dell’Uruguay José Mujica, oggi a Roma per incontrare a Papa Francesco e presentare il libro-intervista La felicità al potere (Eir, 2015), aveva definito i giocatori della Fifa come “un gruppo di vecchi figli di p…”. Dopo gli arresti di sette membri della Fifa ieri in Svizzera per corruzione, il video è tornato sui social network.

Nonostante lo scandalo, la Fifa sostiene che la votazione per scegliere il nuovo presidente si terrà domani, com’era previsto. Uno dei candidati forti, Joseph Blatter, 79 anni e presidente della Fifa dal 1998 è in corsa per il quinto mandato. È indagato anche lui per corruzione, ma (ancora) in libertà. Il suo unico avversario è il giovane principe giordano Ali bin al Hussein, figlio del re Hussein bin Talal I di Giordania e mezzo fratello del re Abd Allah II di Giordania. Il portoghese Luis Figo e il francese David Ginola hanno ritirato le candidature.

L’OFFERTA DEI VOTI

Ali bin Al Hussein aveva denunciato alla polizia che una persona, non appartenente alla Fifa, le aveva offerto 47 voti per vincere le elezioni della presidenza. In un’intervista al quotidiano The Times, il principe ha raccontato che “l’individuo non fa parte di nessuna associazione di calcio. Ma mi ha anche offerto informazioni legata alle attività finanziarie di Blatter”. I collaboratori di Ali bin Al Hussein hanno informato dell’accaduto a un’agenzia corporativa con sede a Londra, senza però informare il Comitato d’Etica della Fifa. “La persona si riferiva ad atti criminali seri, per cui ho pensato che era meglio riferire alle autorità competenti”, ha detto il principe. Inoltre le persone coinvolte non fanno parte della Fifa.

ILLUSIONE ED ETICA 

La campagna elettorale di Ali bin Al Hussein ha come messaggio “la fine del modello autoritario della Fifa e la pubblicazione del rapporto di Michael García sulle presunte irregolarità nella nomina della sede in Russia e Qatar per i Mondiali del 2018 e 2022”. Questo rapporto fa parte dell’indagine della giustizia americana che ha motivato gli arresti di ieri in Svizzera.

Ecco lo spot elettorale di Ali bin al Hussein per la campagna del 2010

Ali bin al Hussein gode di buona reputazione nel mondo sportivo. Oggi è vicepresidente della Fifa, membro del Comitato esecutivo della Conferenza Asiatica di Calcio e direttore della Federazione Giordana di calcio. Si è proposto come il candidato che potrebbe ridare illusione ed etica allo sport più famoso del mondo. Per quello, secondo il suo entourage, gode di ambizione, energia e un ampio budget.

IL CALCIO FEMMINILE

Una della sue battaglie è stata la difesa del calcio femminile e giovanile. Nel 2012 creò il Progetto di Sviluppo di Calcio Asiatico, come un’organizzazione no profit, per sviluppare lo sport tra i giovane e con la partecipazione delle donne.

GENERALE DELL’ESERCITO

Nato nel 1975, è figlio del terzo matrimonio del re HusseiN con la regine Alia, giovane di origine palestinese che è morta in un incidente in elicottero quando lui aveva due anni Ali bin al Hussein ha studiato negli Stati Uniti, alla Salisbury School nel Connecticut. È stato membro dell’Accademia Militare Reale di Sandhurst nel Regno Unito, ma ne è uscito nel 1994. E’ stato come capo della sicurezza del re tra il 1999 e il 2008 ed è generale dell’esercito giordano. Condivide la passione per il calcio con la lotta greco-romana. È sposato dal 2004 con l’ex giornalista algerina Rym Brahimi e ha due bambini.

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