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Ecco come la Banca d’Inghilterra segue una politica opposta alla Bce sul capitale delle banche

La Banca d’Inghilterra ha preso provvedimenti volti a sostenere l’economia britannica all’indomani della sorprendente decisione di uscire dall’Ue, avvertendo che lo scenario per la stabilità del sistema finanziario si è fatto “impegnativo”.

Il Comitato per la politica finanziaria (Fpc) della Boe ha approvato l’abbassamento dei requisiti di capitale per le banche sbloccando prestiti aggiuntivi per 150 miliardi di sterline a imprese e famiglie al fine di mantenere stabile l’afflusso di credit all’economia.

La scelta di ridurre la cosiddetta riserva di capitale anticiclica a zero inverte la deliberazione di marzo. Il buffer, progettato per essere limato durante una fase di rallentamento, rimarrà a zero almeno fino a giugno del 2017.

“Questo intervento rafforza la posizione del Fpc in forza della quale è doveroso attingere alla totalità degli elementi costituenti le riserve di capitale e di liquidità sostanziali accumulati dalle banche, se necessario”, ha precisato il Comitato nella dichiarazione di accompagnamento al Rapporto sulla stabilità finanziaria biennale.

Dopo il voto per la Brexit, la BoE “auspica vivamente” che le banche sostengano l’economia con nuovi crediti. È uno dei primi esempi in cui una grande Banca centrale abbassa deliberatamente i requisiti patrimoniali imposti alle banche per mantenere la crescita del credito con lo scopo di compensare uno shock. In forza di un maggiore uso del prestito e minore del capitale, bassi requisiti di capitale consentono alle banche di finanziare il credito e altre attività.

È un banco di prova del nuovo regime normativo “macroprudenziale” adottato in Gran Bretagna e altre economie avanzate a seguito della crisi finanziaria. La BoE ha acquisito nuovi poteri sul sistema finanziario e un obiettivo esplicito di salvaguardia della stabilità finanziaria, trascorrendo gli ultimi anni a rafforzare la solidità degli istituti di credito.

Il Comitato ha specificato che l’equilibrio del sistema finanziario britannico dovrà far fronte a molteplici minacce all’indomani della vittoria della Brexit. Infatti, la BoE ha percepito diversi segnali sui mercati azionari e immobiliari a riprova della fuga degli investitori esteri dal Regno Unito. Un fondo immobiliare gestito da Standard Life Investments questo lunedì ha sospeso la raccolta a seguito a un’ondata di richieste di rimborso.

In caso di virata al ribasso dell’economia, la BoE ha spiegato che alcune famiglie potrebbero incontrare difficoltà nel ripagare i propri debiti. Inoltre le prospettive per l’economia globale si sono incupite.

Tuttavia, i membri del Comitato hanno voluto rimarcare che il sistema finanziario è più solido di quanto non fosse nel 2008 e nel 2009, quando i contribuenti britannici hanno dovuto procedere al salvataggio di diversi istituti di credito. Poi hanno ricordato che le banche hanno parcheggiato collaterale presso la BoE sufficiente per accedere a più di 250 miliardi di sterline di finanziamento in caso di necessità.

“L’Fpc è pronta a intraprendere ulteriori manovre ritenute idonee al sostegno della stabilità finanziaria”, ha affermato il Comitato. L’intervento sul capitale delle banche precede i tagli dei tassi di interesse attesi per questa estate. Peraltro, gli economisti prevedono anche che l’istituto centrale ripristinerà il programma di acquisto di bond sospeso nel 2012.

(Pubblicato su Mf, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)

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