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Chi sono Piero Benvenuti e Giovanni Cinque, scelti dal governo per guidare l’Asi

Sarà il professor Piero Benvenuti a traghettare l’Agenzia spaziale italiana (Asi) verso la nuova presidenza. Professore di astrofisica all’Università di Padova, eredita l’ente dopo la revoca a Roberto Battiston, mentre è già partita la procedura per la selezione del suo successore. Il decreto di commissariamento è arrivato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte su proposta del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. Ad accompagnare Benvenuti sarà l’avvocato Giovanni Cinque, esperto di diritto aerospaziale, che svolgerà il ruolo di sub-commissario.

Il professore sceglie la linea di continuità. “Conosco bene l’Asi, così come l’Agenzia spaziale europea”, ha detto commentando la scelta del premier. “È molto importante, in quei tavoli, mantenere la continuità; un vuoto di potere da parte dell’Italia potrebbe essere sfruttato dagli altri Paesi”. Il riferimento pare essere alla prossima riunione ministeriale dell’Esa, in programma tra un anno a Siviglia. Le negoziazioni sono già partite, e l’assenza di una guida certa dell’Asi rischia di far perdere terreno all’Italia. La competizione nel Vecchio continente è agguerrita. Dall’Esa arrivano risorse importanti per programmi e interi comparti industriali.

Classe 1946, Benvenuti è stato nel cda dell’Agenzia spaziale italiana dal 2007 al 2011, epoca della controversa presidenza targata Enrico Saggese. Precedentemente era stato commissario straordinario, e poi presidente, dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf). Presidente dell’International astronomical union (Iau), la maggiore organizzazione di astronomi a livello internazionale, in passato ha lavorato anche ad alcuni progetti europei, compreso il programma per il Telescopio virtuale astrofisico (Avo) di cui è stato responsabile per l’Esa.

Al suo fianco all’Asi, ci sarà l’avvocato Giovanni Cinque, socio dello studio Militerni & Associati, che negli anni scorsi ha svolto lavoro di consulenza per il Centro italiano di ricerche aerospaziali (Cira), di cui l’Agenzia spaziale è socio di maggioranza. Il loro mandato varrà “per il tempo strettamente necessario al completamento delle procedura selettiva pubblica, già attivata, per l’individuazione del nuovo presidente”.

Il commissariamento dell’Asi arriva dopo la dibattuta revoca al professor Roberto Battiston. Lui stesso, anticipando tutti, ne aveva dato notizia su Twitter, parlando del “primo spoils system per un ente di ricerca” e ringraziando “le migliaia di persone con cui ho condiviso quattro anni fantastici di spazio italiano”. Lo scorso maggio, dopo il primo quadriennio di presidenza, per il professore era arrivata la nuova nomina (fino al 2022) dall’allora ministra Valeria Fedeli, al termine di una procedura di selezione che era iniziata a febbraio. Da subito, era stata contestata l’opportunità di una scelta giunta a elezioni già tenute. “La nomina peraltro – hanno fatto sapere dal Miur – non è mai stata sottoposta al parere preventivo e obbligatorio del Comitato interministeriale per le politiche relative all’aerospazio istituito con la legge 7 del 2018, che è entrata in vigore nelle prime settimane di quest’anno”.

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