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Ecco perché il 2019 sarà l’anno delle due coree

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Vogliamo fare una scommessa? Quale sarà uno degli avvenimenti centrali del 2019 che sta per iniziare? Il cambiamento degli equilibri politici in Asia a ragione del riavvicinamento tra le due Coree. La Cina – lo sappiamo – ha forti problemi interni: le statistiche ufficiali per quanto notoriamente poco affidabili, indicano un rallentamento dell’economia, che, secondo osservatori in quello che fu il Celeste Impero, sarebbe invece una vera e propria recessione.

Le guerriglie interne si stanno intensificando ed in alcuni casi assomigliano a guerre locali proprio in quelle “Province” del Nord Est che confinano con la Corea. Utile ricordare che le popolazioni della Mongolia Interna e della Manciuria sono di origine uralica e parlano, quindi, anche esse di ceppo uralico (molto diverse dalla grande famiglia dell’Honan) molto vicine al coreano (ed al magiaro, al turco ed al finlandese). Come nel 1400, nei momenti di difficoltà e declino della Cina, si rafforza la Corea. Allora, l’Imperatore cinese di far bruciare la flotta e chiudere le frontiere per timore che “lo straniero” copiasse le loro scoperte tecnologiche e la Corea diventò la potenza marittima dell’area giungendo anche a dare una lingua scritta alle isole nipponiche. Ora potrebbe ritrovare una centralità economica e politica con un forte ravvicinamento tra le due repubbliche.

Come ho già ricordato su questa testata, nella prima parte degli Anni Settanta, ho soggiornato a lungo nella Corea del Sud alla guida di un team della Banca Mondiale incaricato di definire una enorme (per l’epoca) linea di credito per la promozione della scienza e della tecnologia della Repubblica. Successivamente, circa quindici anni fa, ho curato, con un economista coreano, un volume di saggio sulla web economy. Quindi ho una certa dimestichezza con la penisola.

Dopo lo storico incontro a Singapore Donald Trump e Kim Jong-un, e dopo i giochi olimpici invernali ospitati dalla contea sudcoreana di Pyeongchang, un cenno sofisticato ed eloquente è la pubblicazione sull’ultimo fascicolo della rivista scientifica della Banca centrale di un saggio intitolato Benessere in Corea del Nord. Ne sono autori Hyeok Jeong, della Università Nazionale di Seul, Changyong Choi della Scuola di Politica Pubblica e Management dell’Istituto Coreano per lo Sviluppo e Ji Youbg Choi della Banca centrale.

Credo utile riprodurre l’abstrac in lingua originale:

년 기준 북한의 무역규모는 1990년대 중반에 비해 약 3배 정도 증가하였다. 이러한 변화를 두고 과거 폐쇄적이고 자립적인 경제구조를 지향했던 북한이 사실상 개방경제로 변화했다는 평가도 있으나 무역규모의 증가는 부분적으로는 구사회주의권 붕괴 이후 급감했던 무역이 회복된 것이며, 북한은 국제사회 및 주요 교역대상국의 대북제재로 대외개방 확대에 어려움을 겪어 왔다. 이에 따라 개방성 확대가 경제성장에 미치는 영향도 제한적이었던 것으로 보인다. 이러한 문제의식 하에 본 연구에서는 북한경제의 대외개방 변화가 경제적 후생에 미치는 영향을 분석하고자 시도하였다.
본 연구는 다양한 국제무역 모형들을 포괄하여, 무역에 따른 후생효과를 측정하는 Arkolakis, Costinot and Rodriguez-Clare(ACR) 모형을 활용하였다. ACR 모형에서는 국내총수요 대비 수입 비중인 ‘수입진입률(import penetration ratio)’이 경제적 후생 변화와 관련된 대외개방 척도이며, 대외개방 확대에 따른 ‘무역의 이익(gains from trade)’은 폐쇄경제에서 개방경제로 전환할 때 발생하는 실질소득 성장률로 측정된다. 본 연구는 UN Comtrade, IMF DOTS, KOTRA의 북한 대외무역 자료와 통일부의 남북교역 자료 등 복수 출처의 북한 대외무역 데이터를 이용하여 1996~2016년 기간중 북한의 ‘수입진입률’과 ‘무역의 이익’을 수량적으로 추정하였다.
본 연구의 주요 분석결과는 다음과 같다. 1996~2016년 기간중 북한의 ‘수입진입률’은 증가세를 보여, 대외개방은 점진적으로 확대된 것으로 나타났다. 대외개방도 증가세는 특히 고난의 행군이 끝나고 북한경제가 안정되기 시작한 2000년 이후 뚜렷하나, 2010년 전후의 정체 시기를 거쳐 최근 2014~2016년 중에는 오히려 소폭 하락한 것으로 나타났다. 또한 분석기간중 대외개방 확대에 따른 ‘무역의 이익’은 무역탄력성과 이용자료에 따라 실질소득 기준으로 평균 1.8~4.5% 범위에 있는 것으로 추정되었다.

In sintesi, il lavoro mostra una grande dimestichezza con dati e statistiche della Corea del Nord. Dopo un’analisi dell’apertura al commercio internazionale – lo ex import nel 2016 era pari a tre volte quello registrato alla fine degli Anni Novanta – e delle difficoltà ad aprirsi ancora di più a ragione delle sanzione applicate dalla comunità internazionali, lo studio utilizza un complesso strumento econometrico – il modello di Arkolakis, Costinot and Rodriguez-Claire (spesso chiamato il modello ACR) per misurare gli effetti della apertura in termini di benessere nazionale . Il modello permettere di stimare i gains from trade (i benefici derivanti dagli scambi). Non è certo questa la sede per esaminare gli aspetti tecnici del saggio. Ciò che preme rilevare è che gli studiosi del Sud della Penisola hanno, verosimilmente, lavorato con controparti al Nord.

In breve, il lavoro mostra che l’apertura al commercio e la penetrazione delle importazioni in Corea del Nord sono state graduali ed hanno subito un’accelerazione dopo “La Lunga Marcia dei Tempi Duri” del 2000, ossia da quando l’economia ha cominciato a stabilizzarsi.

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