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Ucraina, comincia la partita per le presidenziali. Sempre in tensione con la Russia

La campagna elettorale per le presidenziali in Ucraina è cominciata da alcune settimane. La tensione tra i candidati aumenta con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale, previsto per il 31 marzo. Il sequestro di tre navi ucraine da parte della Russia nel Mare Nero lo scorso novembre mantiene il dibattito accesso, mentre l’ex primo ministro, Julija Tymošenko, resta favorita nei sondaggi lasciando indietro l’attuale presidente, Petró Poroshenko.

Tymošenko è al 20% dei consensi, mentre Poroshenko è al 14%. Molto probabilmente sarà necessario il secondo turno per definire il nuovo presidente dell’Ucraina. Al ballottaggio, Tymošenko avrebbe il 22% e Poroshenko il 16%.

Tymošenko, che mantiene una relazione molto tesa con Poroshenko dai tempi della Rivoluzione Arancione, è leader in quasi tutte le regioni tranne in quelle più separatiste: Donetsk e Lugansk, oltre a Járkov, secondo i sondaggi del Centro Razumkov.

L’attuale presidente, che è arrivato al potere a maggio del 2014 dopo la caduta del governo di Viktor Janukovyč due mesi prima, è ora criticato per i pochi risultati positivi della sua gestione economica e la nuova ondata di corruzione. Il consenso popolare era molto basso, ma proprio l’incidente sul Mare Nero – e la decisione di dichiarare lo stato di eccezione, hanno giocato a suo favore. Soprattutto quando ad intervenire è stato il presidente russo Vladimir Putin, che ha accusato Poroshenko di agire con una mossa elettorale.

Lo stato di emergenza in 10 regioni del Paese è stato annullato proprio per garantire le elezioni. In un’intervista all’emittente cinese CCTV, l’analista Vitaly Kulik ha spiegato che servono 90 giorni di “normalità”, secondo la legge elettore, per includere l’appuntamento alle urne.

Il terzo candidato è l’attore e comico Vladímir Zelenski, che ha circa il 12% dei consensi. Molti analisti non considerano seriamente la candidatura di Zelenski, ma continua a salire nei sondaggi. Altri candidati sono l’ex ministro della Difesa, Anatoli Gritsenko; l’ex ministro dell’Energia (filo russo) Yuri Boiko e il populista Oleg Liashkó.

La partita però è ancora aperta. I candidati hanno fino al 3 febbraio per iscriversi e fino all8 febbraio per ufficializzare la registrazione alla Commissione Elettorale Centrale dell’Ucraina.

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