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Venezuela, il Parlamento aiuterà a fare quel passo in più. L’impegno di Casini

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha finalmente spezzato il silenzio del governo italiano sulla crisi in Venezuela. Con un tweet, il premier ha condannato il blocco degli aiuti umanitari ieri nella frontiera con la Colombia.

Anche  il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha espresso su Twitter, “il più sentito cordoglio ai famigliari delle vittime delle violenze alla frontiera del Venezuela. Insieme agli altri Stati Ue, l’Italia chiede cessazione violenze e immediata distribuzione aiuti umanitari alla popolazione venezuelana”.

Moavero Milanesi è partito per un tour in Argentina, Paraguay e Uruguay per seguire da vicino la situazione venezuelana. In una nota ufficiale, la Farnesina spiega che le riunioni del ministro sono riservate “ai drammatici eventi di questi giorni in Venezuela, all’emergenza umanitaria e alla grave crisi politica che affligge questo Paese”. L’obiettivo del viaggio è “rinsaldare, in maniera concreta e operativa, le relazioni con una regione del mondo di assoluta priorità per gli interessi italiani, tanto dal punto di vista più strettamente politico, quanto in ambito economico e commerciale”.

Il governo italiano cambierà l’ambigua posizione rispetto al regime di Nicolás Maduro e il governo ad interim di Juan Guaidó? Per l’onorevole Pier Ferdinando Casini le dichiarazioni del premier sono positive. Su Facebook, il presidente dell’Interparlamentare italiana ha scritto: “Bene Conte che ‘in progress’ sta correggendo la linea avventata del governo. È giusta la sua condanna verso la repressione ed il blocco degli aiuti che stanno arrivando in Venezuela ed anche la richiesta di immediate elezioni presidenziali. Aspettiamo nelle prossime ore l’ultimo passettino: il riconoscimento di Guaidó”.

In una conversazione con Formiche.net Casini ha anticipato che il Parlamento aiuterà il governo a fare quel “passettino in più”, molto necessario, per riconoscere Guaidó come presidente del governo di transizione del Venezuela. Perché con il gravissimo fatto di ieri, con i camion degli aiuti umanitari bruciati per ordine del regime, il livello della crisi venezuelana è cambiato.

“Ormai tutti sanno che Maduro è indifendibile – ha spiegato -. E questo lo sa anche il governo italiano, che si sta dissociando dal regime, anche se molto gradualmente”. Per l’onorevole Casini le dichiarazioni di Conte sono importanti e dimostrano l’imbarazzo evidente in cui si trova il Movimento 5 Stelle.

Sulla richiesta della convocazione di nuove elezioni, Casini sottolinea che è ovvio che qualsiasi processo elettorale deve essere garantito da un altro assetto dell’esecutivo perché “con questo governo despota non è garantita la libertà del voto”.

“Questa settimana – ha aggiunto – in Parlamento risolveremo il problema del governo italiano sul Venezuela. Per dare quel passo necessario per allinearci alla volontà dei Paesi liberi e ai nostri connazionali che vivono in Venezuela”.

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