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Immigrazione ed Europa. La strategia del giovane Baudet in Olanda

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Dopo l’attentato a Utrecht il partito anti-immigrazione ed euroscettico, Forum per la Democrazia, guidato da Thierry Baudet, è diventato la prima formazione politica al Senato in Olanda.

La coalizione del governo olandese – composta dai liberali Vvd, Chiamata Democristiana (Cda), Democratici 66 e Unione Cristiana – ha perso nelle elezioni regionali di la maggioranza al Senato. Aveva 75 seggi e ora ne conta solo su 31, secondo l’emittente televisivo Nos. Il risultato olandese si attesta come un nuovo campanello di allarme sui movimenti populisti e sovranisti, a due mesi delle elezioni europee.

Questa è la prima volta che dopo le riforme del 1917 un partito nuovo, come lo è Forum per la Democrazia, supera i partiti tradizionali in Olanda. La peculiarità del sistema elettorale olandese vincola la formazione del Parlamento ai risultati delle elezioni generali, ma quella del Senato, invece, è legata alla composizione dei consigli delle 12 province del Paese. Il nuovo Senato si insedierà tra due mesi, per cui sarà molto difficile che l’esecutivo di Rutte possa approvare le ultime proposte di legge, già che si rende necessario il parere positivo del Senato.

Ma chi è l’artefice di questa vittoria dell’estrema destra olandese? Il giovane politico Thierry Baudet. Il leader di Forum per la Democrazia si è reso famoso con polemiche dichiarazioni e ha cavalcato il recente attentato a Utrecht. Come il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, Baudet nega l’esistenza del cambiamento climatico. Nonostante la sua famiglia ha origini francesi, indiane e indonesiane, è contro l’immigrazione. In uno dei suoi libri sostiene che l’unificazione europea e il multiculturalismo indeboliscono lo Stato e si augura la fine dell’Unione europea.

Nato nel 1983 a Heemstede, Baudet si è laureato in Storia all’Università di Amsterdam e ha fatto un dottorato in Diritto a Leiden. Nel suo libro “Oikofobia” sostiene che l’arte non occidentale è inferiore all’arte europea. Appassionato di scacchi e del piano, pronuncia discorsi in latino e pubblica su Instagram molti scatti semi-nudo.

Confessa di ammirare il presidente russo Vladimir Putin ed è sostenitore del Nexit (Netherlands exit, in riferimento alla Brexit), anche se nelle ultime settimane della campagna elettorale non ne ha più parlato.

Secondo gli analisti olandesi, la popolarità del giovane politico è aumentata grazie ad un’innovativa strategia di comunicazione che sfrutta i social network, nonché l’uso di un discorso dirompente, come lo stesso Trump. Per molti è considerato una versione più “edulcorata” di Geert Wilders, leader del Partito della Libertà.

Baudet rappresenta l’ennesima rottura con la politica tradizionale in Europa e una nuova presentazione, rinnovata, dell’estrema destra.

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