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Pompeo e Lavrov, da lunedì confronto artico sul Venezuela

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Sarà la città di Rovaniemi, in Finlandia, lo scenario del prossimo incontro tra il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.

Al margine del Consiglio Artico in programma da lunedì 6 maggio, i due discuteranno della crisi del Venezuela che ha coinvolto negli ultimi giorni Russia e Stati Uniti. L’informazione è stata confermata dal viceministro degli Esteri russo, Sergei Riabkov, da quanto si legge sul sito Sputnik. I due diplomatici tratteranno molte questioni, tra cui la grave situazione che attraversa il Paese sudamericano.

A marzo, l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Venezuela, Elliott Abrams, incontrò il ministro Lavrov a Roma. Il ministro russo aveva dichiarato che erano convinti della necessità di continuare il dialogo con gli Usa sul tema venezuelano. Ryabkov aveva sottolineato che le conversazioni erano state molto positive.

Negli ultimi giorni però le tensioni sono aumentate. Dopo lo schieramento di alcuni militari a favore del presidente ad interim, Juan Guaidó, e l’inizio della cosiddetta Operazione Libertà, Pompeo e Lavrov si sono sentiti telefonicamente e si sono scambiati accuse sull’ingerenza negli affari del Venezuela.

Il segretario di Stato americano ha detto all’emittente Cnn che Maduro aveva deciso di dimettersi e abbandonare il Venezuela, ma dal Cremlino hanno fatto saltare l’accordo con l’opposizione.

“Se ricordiamo tutte le affermazioni dei rappresenti dell’amministrazione americana sul Venezuela – ha detto Lavrov in una conferenza – non finiremo mai. E la risposta a tutte sarà ‘non è vero’”. Il ministro russo ha ammesso che le posizioni di Russia e Stati Uniti sono “incompatibili”, ma restano aperti al dialogo per contribuire alla soluzione della crisi venezuelana.

Nel seno delle Nazioni Unite, la Russia ha formato una coalizione di Paesi disposti a fermare un eventuale intervento militare degli Stati Uniti in Venezuela. “Stiamo mobilitando un gruppo di Paesi che, come noi, rispettano la Carta delle Nazioni Uniti”, ha confermato Lavrov.

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