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Tutte le strade portano a Roma? La visita di Putin vista da Sputnik

Sarebbe un appuntamento strategico, addirittura “cruciale”. Con incontri fondamentali per spingere ancora di più la ricerca di alternative al sistema liberale europeo.

Questa è la visione della visita del presidente russo Vladimir Putin in Italia del sito russo Sputnik nell’edizione italiana. In un articolo di opinione a firma del giornalista Gian Micalessin, si legge che l’agenda di Putin a Roma non fa parte di una visita di circostanza, né tanto meno di cortesia. Accade a pochi giorni dell’intervista del leader russo rilasciata al quotidiano Financial Times nella quale ha sollevato la necessità di trovare un’altra strada diversa all’obsoleto sistema liberale europeo. E forse quella strada parte proprio da Roma…

UN SISTEMA OBSOLETO

“È una visita cruciale per mettere a punto nuovi rapporti tra Russia ed Europa – si legge su Sputnik – e impostare nuove forme di collaborazione con chi nel Vecchio Continente punta sull’amicizia con Mosca anziché costruire nuove cortine di ferro”. Per capirlo, continua l’articolo, basta notare come la visita sia stata preceduta dall’intervista di Putin al Financial Times: “Un’intervista in cui il presidente russo definisce ‘obsoleto’ quel liberalismo che domina l’Europa dal dopoguerra ad oggi imponendo come valori supremi il multiculturalismo e la tolleranza senza limiti”.

La nota chiarisce che dietro il termine “obsoleto” non c’è un rifiuto al sistema democratico, “la condanna delle forme degenerative della democrazia liberale. Una democrazia liberale trasformatasi da sistema di garanzie capace di proteggere il cittadino dagli abusi dello stato in arbitrio individuale o elitario”. Micalessin sostiene che sono le “élite” ad imporsi, non la maggioranza.

E sottolinea che Putin, sempre al Financial Times, ha espresso un ragionamento che vive quotidianamente l’Italia, usando come esempio la vicenda della capitana della Sea Watch, Carola Rackete. Secondo il presidente russo, “l’idea liberale presuppone che nulla debba venir fatto. I migranti possono uccidere, depredare e violentare impunemente perché i loro diritti di migranti devono venir protetti”.

IL CASO ITALIANO

Sputnik sostiene, come Putin, che il problema parte dalle politiche di Berlino, che si impone come “la paladina dell’accoglienza fuori controllo aprendo le porte, contro la volontà dei tedeschi, a un milione di migranti”. Ma i venti stanno cambiando, secondo il sito russo: “La severa erosione del consenso elettorale di Angela Merkel e la rivolta, in Francia, dei gilet gialli seguita dal successo di Marine Le Pen alle europee dimostrano come le politiche liberali ed elitarie dei governi di Parigi Berlino si scontrino con un aperta ostilità popolare che le considera un’aperta violazione dei diritti della maggioranza”.

E il Paese in cui questa strada si sta aprendo sarebbe l’Italia: “Il voto degli elettori alle politiche del 2018 e alle recenti europee rispecchia il rifiuto delle politiche di austerità imposteci da esecutivi piegati ai diktat di Bruxelles […] Per questo Putin ci tiene a ricordare che viene in Italia a ‘parlare di prospettive’. Prospettive che vedono nell’Italia la capofila di un sistema forse ancora imperfetto, ma capace, nel lungo periodo, di sostituirsi alla degenerazione della democrazia liberale […]”.

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