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Russia-Ucraina. Ecco la linea che dovrebbe fare propria l’Italia

Non accenna a fermarsi la crisi tra Russia e Ucraina. Almeno, non finché i russi saranno presenti nel territorio del Donbass.

Questa è la posizione del rappresentante speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, Kurt Volker. L’inviato ha sostenuto che la pace nell’Ucraina orientale è nelle mani di Mosca: “La chiave per la pacificazione in Ucraina risiede nel ritiro delle forze russe. Una volta che saranno andate via, ci sarà la pace, e una vita migliore per gli abitanti delle aree occupate”. Un tweet pubblicato in occasione dell’anniversario delle città Sloviansk e Kramatorsk, a Donetsk.

LA CRISI UCRAINA

La crisi nell’Ucraina orientale non si ferma. Dal 2014, quando le autorità di Kiev lanciarono un’operazione militare per riprendere il controllo di Donetsk e Luhansk, che sostengono l’indipendenza del Donbass, gli accordi sono rimasti a metà.

Il Gruppo di contatto dell’Osce (Russia, Ucraina e le autoproclamate repubbliche) aveva previsto il cessate il fuoco e la liberazione dei prigionieri, ma le accuse continuano. Tuttavia, la scorsa settimana sono iniziate le operazioni di disimpegno delle truppe ucraine dalle postazioni di avanzate vicino Stanytsia Luhanska.

APPROCCIO INCLUSIVO

Per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mantenere i rapporti con gli Stati Uniti non esclude continuare a coltivare il legame con la Russia. “In tutte le mie visite di Stato, a Washington come a Mosca, sono stato sempre orgogliose consapevole di rappresentare un grande Paese: l’Italia – ha dichiarato Conte in un’intervista a La Stampa -. La nostra collocazione euro-atlantica non è mai stata in discussione”.

Il premier ha spiegato che “questo non ci impedisce di declinare i rapporti con la Russia e altri Stati secondo un approccio inclusivo e dialogante, in linea con la nostra tradizionale vocazione. I miei eccellenti rapporti sia con Trump Putin ci pongono al centro delle trame di dialogo […] Il mio governo agisce in modo lineare e non si affida a doppi giochi”.

DI MAIO TRA I DUE BLOCCHI

Una posizione condivisa dal vicepremier Luigi Di Maio, che al Corriere della sera ha sottolineato l’importanza dei rapporti con Mosca. “Abbiamo parlato anche delle sanzioni alla Russia, che considero dannose per il nostro Paese e i nostri agricoltori – ha sostenuto -. Porteremo il tema delle sanzioni anche in Europa, si devono individuare soluzioni alternative che non danneggino l’Italia. Gli ho detto che l’Italia è un Paese sovrano e che deve avere partner importanti per dare nuove opportunità a nostre imprese.

Il leader del Movimento 5 Stelle ha riferito che l’incontro con il presidente russo è stato cordiale e positivo: “La vocazione del nostro Paese è sempre stata quella di dialogare tra i due blocchi. È il nostro punto di forza e dobbiamo seguire questa strada. Gli Usa sono il nostro principale alleato, mentre la Russia resta un importante interlocutore sul piano commerciale e per la stabilizzazione delle aree di crisi”.

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