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Maduro pronto per volare a Pyongyang. La (rischiosa) alleanza con Kim

Legami sempre più stretti tra i regimi del Venezuela e la Corea del Nord. Nicolás Maduro ha confermato che molto presto viaggerà a Pyongyang per incontrare l’amico e alleato Kim Jong-Un. Il leader del regime venezuelano ha detto a Diosdado Cabello, capo dell’Assemblea costituente nazionale (sorte di Parlamento parallelo legato al governo di Maduro) che è una certezza il suo tour in Corea del Nord.

Cabello è rientrato pochi giorni fa da un viaggio a Pyongyang, dove sono stati siglati numerosi accordi bilaterali nei settori della tecnologia, dell’industria, della difesa e dell’agricoltura. Cabello ha anche firmato altri accordi simili con il governo del Vietnam.

“Tu, insieme ai nostri fratelli della Corea del Nord e del Vietnam – ha dichiarato in diretta tv Maduro rivolgendosi a Cabello – hai raggiunto grandi accordi per la produzione agricola, grandi accordi per la formazione politica e la produzione industriale. […] Scambi energetici, per il sostegno e la cooperazione militare”.

Il leader del regime venezuelano ha detto che andrà molto presto in Corea del Nord e ha proposto la creazione di una commissione di alto livello economico per valutare le forme di scambio: “Molto presto andrà in Corea, devi essere certo. Tu già hai aperto la porta, il cammino, e lì andremo presto”. Cabello era in compagnia della ministra per i Comuni, Blanca Eekhout, e altri rappresentanti del regime.

Nonostante il Venezuela e la Corea del Nord hanno cominciato ad avere rapporti diplomatici soltanto nel 1965, gli accordi bilaterali tra i due Paesi sono aumentati velocemente da quando il presidente Hugo Chávez è arrivato al potere nel 1999. A novembre del 2018, Maduro ha ricevuto a Caracas il presidente dell’Assemblea Suprema del Popolo della Corea del Nord, Kim Yong-nam. E ad agosto di quest’anno, l’agenzia nordcoreana Kcna ha confermato l’apertura di una sede diplomatica nel Paese sudamericano per “aumentare i legami di amicizia e cooperazione tra Caracas e Pyongyang”.

Una scelta rischiosa, nonché un po’ disperata, secondo una fonte del ministero degli Esteri di Maduro. Il quotidiano ALnavío ha svelato le dichiarazioni di un funzionario interno che sostiene che quello della Corea del Nord “è un regime radioattivo. Legarsi a lui complica la situazione per chiunque. Ci creerà altri problemi in quella zona del mondo, con il Giappone e la Corea del Sud, ma non solo”.

La fonte ricorda che sebbene la Cina è alleata di Kim Jong-un, il rapporto è gestito in maniera molto discreta: “Con Maduro che si avvicina alla Corea del Nord aumenterà l’osservazione della Cina. […] L’alleanza sembra un’azione disperata”.

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