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L’Ue blocca i viaggi per 30 giorni. Cosa cambia

“Abbiamo informato i nostri partner del G7 sulla nostra proposta o di introdurre restrizioni temporanee ai viaggi non necessari verso l’Ue perché pensiamo che ciò possa aiutare a limitare la diffusione diffondere il virus nell’Unione”. Inoltre, questa misura evita che “ci siano ulteriori pressioni sui nostri sistemi sanitari”

Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine della video conferenza tra i leader del G7 sul Covid-19, spiegando che “ci saranno deroghe per i cittadini dell’Ue che torneranno a casa, per lo staff medico e gli scienziati che stanno lavorando per risolvere questa crisi ma anche per i lavoratori transfrontalieri. Le restrizioni saranno in vigore per periodo iniziale di 30 giorni”.

Abbiamo anche sottolineato che “dobbiamo coordinare le misure che prendiamo per evitare impatti negativi sulle nostre popolazioni, le nostre economie e le catene di approvvigionamento. È che i Paesi confinanti è importante che armonizzino le loro misure”, ha aggiunto la presidente.

“Sostengo la proposta avanzata dalla Commissione europea di restringere i movimenti e i viaggi non necessari verso l’Unione Europea per 30 giorni, continuando, tuttavia, ad assicurare che i prodotti possano circolare liberamente all’interno mercato comune. L’obiettivo è mantenere l’integrità del mercato ma, allo stesso tempo, contenere la diffusione del virus, affinché il settore sanitario possa gestire la situazione che si presenterà nei prossimi giorni e settimane. Lo scenario a cui ci stiamo preparando rende necessario poter attingere alle forniture e alle attrezzature mediche. Ogni Stato membro dovrà approvare la proposta della Commissione prima che possa essere attuata”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, a margine della video conferenza con i leader del G7.

“Voglio esprimere la mia enorme gratitudine nei confronti dei lavoratori che stanno operando giorno e notte per combattere l’epidemia di coronavirus”, ha continuato il presidente del Consiglio, il quale ha ammesso che “la crisi sarà difficile, che sarà lunga e che sarà essenziale essere uniti. Penso che i cittadini europei si meritino la verità. È una crisi seria e lunga. Questo è il motivo per cui più che mai è importante stare uniti. I singoli cittadini hanno dei doveri, devono rispettare gli ordini imposti al livello locale e nazionale, perché ognuno di noi può dare il suo contributo”.

“Abbiamo avuto la possibilità di scambiare la nostra visione con i leader del G7 ed esprimere la nostra forte volontà di affrontare quest’emergenza insieme, di cooperare. La priorità è la salute dei nostri cittadini ed è per questo che incoraggiamo i Paesi membri a lavorare insieme e ad adottare le misure in maniera coordinata. Il contenimento del virus avrà successo soltanto così. Questa è la ragione per cui abbiamo lavorato su varie proposte con gli Stati membri dell’Unione Europea, così che possiamo gestire la questione dei confini, sia interni che esterni, insieme”, ha spiegato Michel.

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