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Tsai Ing-wen, storia e passioni della donna alla guida di Taiwan (scelta dal Time)

Il presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, è stata inclusa nella lista delle 100 persone più influenti del mondo secondo la classifica 2020 della rivista Time. A parlare di Tsai all’interno dell’articolo è il senatore repubblicano degli Stati Uniti, Ted Cruz, che ha elogiato la leader per la gestione della pandemia Covid-19: “Taiwan ha dimostrato che il virus può controllarsi, senza emulare le drastiche politiche della Cina”.

Il portavoce di Tsai, Xavier Chang, ha ringraziato il senatore Cruz per il testo di presentazione, sottolineando che il senatore americano ha sostenuto costantemente Taiwan, e la partecipazione del Paese nelle organizzazioni internazionali. Secondo lui, l’inclusione di Tsai nella lista del Time rappresenta un successo per tutto il popolo taiwanese, così come il successo nel contenere la diffusione del virus e il mantenimento della pace regionale sono il risultato dell’unione di Taiwan.

Questa non è la prima volta che Tsai è nominata dalla rivista Time come una delle persone più influenti del mondo. L’ultima volta è stata nel 2016.

Ma chi è questa donna che non ha paura della Cina? Nata nel Distretto di Zhongshan a Taipei nel 1956, Tsai è membro del Partito Progressista Democratico di Taiwan.

Laureata in Diritto all’Università Nazionale di Taiwan, ha fatto un master all’Università di Cornell per poi fare un dottorato alla Scuola di Economia e Scienze Politiche di Londra. Nell’ultimo anno ha resistito alle incursioni aeree della Cina, ma non si è lasciata intimidire.

Il Paese asiatico gode dell’appoggio degli Usa e della guida intelligente di Tsai. Lei ha vinto le elezioni lo scorso maggio con il 57% dei voti. Il suo partito cerca l’indipendenza assoluta di Taiwan ed è riuscito anche ad ottenere la maggioranza in Parlamento. “Non accetteremo l’uso da parte delle autorità cinesi del principio ‘Un paese, due sistemi’ per degradare Taiwan – ha detto la leader durante l’insediamento -. Ci manteniamo firmi nella difesa di questo principio”.

I suoi primi passi nella politica sono stati nel 2000, quando è stata nominata ministro per gli Affari continentali nel governo di Chen Shui-bian. Fino a quel momento era stata soltanto un tecnico indipendente e mediatore nei negoziati con l’Organizzazione Mondiale del Commercio. Successivamente, è stata nominata al Consiglio di Sicurezza Nazionale fino ad arrivare nel 2004 al Partito Democratico Progressista. Nel 2006 è stata eletta vicepresidente del Parlamento.

Tsai è diventata così la prima donna e il secondo politico del Partito Democratico Progressista alla presidenza del Taiwan, che ha strappato il potere al partito nazionalista Kuomintang. Opporsi a questa formazione politica era vietato fino al 1987.

Nella sua vittoria elettorale è stato decisivo il Movimento dei Girasoli degli studenti nel 2014, che hanno protestato contro un patto commerciale squilibrato a favore dei cinesi.

L’ha aiutata molto anche il K-Pop (il genere musicale coreano): quando il leader del gruppo Twice, Chou Tzuyu, è stato costretto dalle pressioni cinesi a chiedere scuse per avere usato una bandiera di Taiwan in un concerto, i giovani hanno visto nel partito di Tsai un simbolo di libertà, e hanno votato per lei in massa.

Molto mite, Tsai è la più piccola di 11 fratelli. È nata in provincia, ma si è trasferita nella capitale Taipei quando aveva 10 anni. La sua famiglia appartiene all’etnia hakka, che oggi conta con una popolazione di 100 milioni di persone al sud della Cina e a Taiwan.

È grande ammiratrice di Margaret Thatcher e Angela Merkel. Tsai ha deciso di non sposarsi né avere figli, una scelta molto coraggiosa nella società cinese. Ama molto i gatti, ne ha due di nomi Xiang Xiang e Ah Tsai.

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