Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Isole Covid-free? Perché è una battaglia giusta

Di Tommaso Edoardo Frosini

Quella delle isole e degli isolani è una battaglia giusta, che andrebbe sostenuta anche facendo rivivere la norma costituzionale che impegna la Repubblica a valorizzare le isole e il Mezzogiorno. Come prevede e prescrive la Costituzione spagnola per garantire e tutelare el hecho insular. Il commento del costituzionalista Tommaso Edoardo Frosini, ordinario all’Università Suor Orsola Benincasa

C’era una volta l’art. 119 della Costituzione, che rivendicava orgogliosamente “la valorizzazione delle isole e del Mezzogiorno”. Poi venne la riforma del titolo Quinto e con un colpo di bianchetto si cancellò quel riferimento costituzionale. Fu un errore. Nell’illusione di avere così risolto la questione meridionale e il problema della insularità, attraverso l’eliminazione di entrambe dalla Carta Costituzionale. E invece, si trattava di una norma di “diritto sociale territoriale” voluta dal costituente per tutelare e incentivare quelle aree del Paese svantaggiate economicamente per storia e per collocazione geografica.

Si era voluto costituzionalizzare, infatti, per valorizzare l’assetto civile, economico e sociale di quei territori, che non rappresentano solo un’area geografica del Paese ma anche, se non soprattutto, “una maniera di essere di alcuni milioni di abitanti”. E quindi, specialmente per coloro che vivono nelle isole, anche un problema, meglio un “fattore” identitario. In luogo di una norma promozionale per il Mezzogiorno e le isole venne prevista e codificata una norma competitiva per un regionalismo differenziato, che oggi trova difficoltà applicative in virtù di una intrinseca criticità. Anche perché prima di provare a mettere in competizione le regioni fra loro, bisognerebbe quantomeno provare a portarle a un tendenziale punto paritario di partenza, per poi vedere qual è la più virtuosa.

Fatta questa premessa, il problema che oggi si pone è quello della valorizzazione delle isole durante la pandemia. Da qui la richiesta degli isolani di far diventare i loro territori insulari Covid-free. Richiesta legittima, che prende spunto, peraltro, da quanto stanno facendo nelle isole greche. Le isole italiane, macro e micro, hanno nel turismo senz’altro la loro maggiore risorsa economica. Farle diventare Covid free – con vaccinazioni alla popolazione e controllo sanitario dei turisti all’ingresso dell’isola – assicurerebbe una ripresa delle attività turistiche e quindi economiche. D’altronde, non è questa una giusta preoccupazione che hanno manifestato le forze politiche? Non è la ripartenza economica del Paese tra gli obiettivi prioritari del governo?

All’ipotesi di fare delle isole Covid-free si è opposto soprattutto il presidente dell’Emilia Romagna con la motivazione che “non ci possono essere località turistiche privilegiate a discapito delle altre”. Il che, tradotto, vorrebbe dire meglio nessuno piuttosto che qualcuno, ammesso che di privilegio si tratterebbe…. Posizione fallace, che non tiene conto, tra l’altro, del fatto insulare, ovvero della specificità delle isole, che le rende meritevoli di tutela e di valorizzazione, come aveva previsto la costituzione prima della modifica del 2001. Vivere in un’isola vuol dire subire delle penalizzazioni in punto di trasporti, di scambio e distribuzione di merci e prodotti, di infrastrutture e occupazione, e anche di assistenza sanitaria.

La grande fonte di sostentamento economico, con ricadute in vari settori quali quelli lavorativi, è senz’altro il turismo, che è attratto dalla bellezza naturale dei posti e dal mare cristallino. Ostacolare il progetto di fare delle isole territori Covid-free vuol dire impedire e reprimere lo sviluppo economico e sociale di cui beneficerebbero le isole se messe in sicurezza dai rischi di diffusione del contagio. È incomparabile, solo per fare un esempio, la località turistica di Riccione con quella dell’isola di Filicudi o di Procida.

Quella delle isole e degli isolani è una battaglia giusta, che andrebbe sostenuta anche facendo rivivere la norma costituzionale che impegna la Repubblica a valorizzare le isole e il Mezzogiorno. Come prevede e prescrive la Costituzione spagnola per garantire e tutelare el hecho insular.

×

Iscriviti alla newsletter