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Cosa chiederà Zelensky al Sudamerica

Il presidente ucraino ha chiesto di intervenire durante il vertice dei Paesi membri del Mercosur il prossimo 21 luglio ad Asunción, Paraguay. Obiettivi e contesto geopolitico

Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha chiesto di essere ascoltato durante il summit dei presidenti del Mercato Comune dell’America del Sud (Mercosur), che si terrà ad Asunción, capitale del Paraguay, il prossimo 21 luglio.

La notizia è stata confermata dal ministero degli Esteri del Paraguay, Paese che ricopre la presidenza pro tempore del blocco formato da Argentina, Brasile Paraguay e Uruguay.

Con una nota ufficiale, Julio César, ministro degli Esteri paraguaiano, ha informato che Zelensky ha parlato telefonicamente con il presidente Paraguay, Mario Abdo Benitez: “Il presidente Zelensky vuole rivolgersi agli Stati membri di Mercosur, in occasione del vertice che si terrà a Paraguay”.

Secondo il governo del Paraguay, l’obiettivo dell’intervento del leader ucraino è “inviare un messaggio ai Paesi membri sulla situazione che sta vivendo il suo Paese a causa del conflitto in corso con la Russia”.

Il presidente Benitez ha fatto sapere che sottoporrà la richiesta di Zelensky anche agli altri integranti del blocco, giacché tutte le decisioni al Mercosur si prendono con consenso di tutte le parti.

Il ministro del Paraguay ha anche sottolineato che Zelensky e Benitez hanno scambiato parole sul rapporto che il Paese sudamericano ha con l’Ucraina. E che Zelensky ha ringraziato particolarmente il sostegno del Paraguay alla causa ucraina all’interno delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione di Stati Americani (Osa).

Come si legge in un’analisi dell’Istituto Reale Elcano, l’invasione russa in Ucraina ha un impatto nell’economia, la geopolitica e la politica interna dell’America latina. Nonostante la distanza geografica, gli effetti del conflitto si sono fatti sentire nell’aumento del prezzo delle materie prime, compresi gli idrocarburi, e del rimbalzo dell’inflazione.

Ugualmente, ha scatenato la lotta geopolitica globale per l’accesso ad alcune risorse energetiche, specialmente in Venezuela, Paese molto legato politicamente e anche strategicamente al governo di Vladimir Putin in Russia.

“Da un punto di vista geopolitico, la regione si è dimostrata, un’altra volta, disunita per definire una posizione comune ed è mancata di una voce unica nei forum internazionale, Osa e Onu”, si legge nell’analisi Elcano. “Nemmeno la Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (Celac) si è offerta per compiere un ruolo di mediazione. Finalmente, ci sono stati importanti disaccordi dentro di ogni Paese sulla posizione rispetto al conflitto, complicando ancora di più la politica interna in mezzo ad uno scenario di incertezza sul futuro dell’economia mondiale e regionale, con un possibile aumento del malessere sociale”. Sarà il summit del Mercosur un’occasione per rimediare? Non resta che attendere l’appuntamento del 21 luglio.

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