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Fortune Italia incorona Ferraris (Fs) Business Person of the Year

Luigi Ferraris è stato scelto da Fortune Italia per aver maggiormente inciso nella guida del suo Gruppo, una storia italiana di successo

La rivista Fortune Italia ha proclamato Luigi Ferraris Business Person of the Year. Dedicata proprio all’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane la copertina del numero di dicembre-gennaio.

L’EVENTO

Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato durante l’evento “Verso una nuova Italia” organizzato dalla Scuola Politica “Vivere nella Comunità” e Fortune Italia al Casino Aurora-Pallavicini di Roma.

Presenti alla premiazione il direttore di Fortune Italia Paolo Chiariello, che ha intervistato Ferraris, il presidente della Scuola Politica Paolo Boccardelli, Marcello Presicci membro fondatore della Scuola Politica, Leonardo Donato, ceo di Fortune Italia, i presidenti di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, e di Gruppo Iren, Luca Dal Fabbro, e il prof. Bernardo Giorgio Mattarella, che ha tenuto una Lectio Magistralis sulla formazione della dirigenza pubblica.

LE MOTIVAZIONI DEL PREMIO E L’INTERVISTA

Ad del Gruppo Fs da giugno 2021, Ferraris ha avviato con il Piano industriale 2022-2031 la riorganizzazione delle attività industriali con la nascita di quattro poli di business: Infrastrutture, Passeggeri, Logistica, Urbano. Investirà nei prossimi dieci anni 190 miliardi di euro in infrastrutture, innovazione, digitalizzazione, puntando ad assumere 40mila persone. Ferraris è stato scelto da Fortune Italia proprio per aver maggiormente inciso nella guida del suo Gruppo, una storia italiana di successo.

“Ormai siamo una multinazionale”, ha detto Ferraris sulle strategie del Gruppo, intervistato dal direttore Chiariello.

E alla luce delle difficoltà internazionali e dell’inflazione l’amministratore delegato ha sottolineato che il piano sta andando avanti nonostante “12 mesi i parametri di riferimento come il costo dei materiali siano cambiati anche del 30-40%”.

Anche l’espansione strategica in Europa prosegue e ha un ruolo centrale tanto che fra dieci anni “rappresenterà il 10-15% del nostro fatturato”, ha affermato Ferraris.

Le iniziative per i passeggeri in Francia e Spagna “stanno andando molto bene”, ha confermato. In Spagna il Frecciarossa di Fs è arrivato il 25 novembre e “i treni si stanno già riempiendo”, dopo il successo del collegamento Milano-Parigi. Trasporti ad Alta velocità quindi sempre più integrati in Europa.

In Italia invece Fs punta soprattutto sulle infrastrutture, da una parte l’ammodernamento, dall’altra anche l’autoproduzione e il risparmio energetico. Ultimo risultato sottolineato è quello del Terzo valico di Genova, che in questi giorni ha visto l’abbattimento del diaframma binario dispari della galleria di valico tra Polcevera e Cravasco.

Il Progetto Unico del Terzo Valico-Nodo di Genova è stato scelto dal Gruppo Fs come cantiere prototipo per la partenza del progetto. “Per abbattere l’ultimo diaframma abbiamo dovuto fare 12 km in galleria per raggiungerlo: questo per far capire quanto sia complesso il lavoro e quanto siano bravi i nostri tecnici”. Con il terzo valico “facciamo diventare il porto di Genova più competitivo dei porti del Nord sul trasporto delle merci dal Canale di Suez, un passaggio epocale”, ha detto Ferraris.

E alla domanda se vedremo mai un Frecciarossa al Sud, Ferraris ha risposto: “Certamente sì. In questi giorni si sta parlando non solo della linea fino a Reggio Calabria ma anche del Ponte sullo stretto di Messina, ma far arrivare l’Alta velocità dopo Salerno va sicuramente fatto. E l’opera è un esempio di come a volte bisognerebbe uscire dalla logica del primo lotto (che arriva fino al “confine campano”, finanziato “dal Pnrr”).

“Si dovrà fare e credo che si farà, credo sia un’operazione necessaria. Bisognerebbe insistere non tanto sul lotto ma sul tragitto completo, che fa risparmiare e da certezza anche ai nostri fornitori affinché si possano preparare. Se parcellizziamo l’opera, chi si compra 5 frese per fare gli scavi?”, ha concluso l’ad del Gruppo Fs.

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