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Sottomarini francesi per Amsterdam. Ecco l’accordo con Naval Group

La marina olandese sta rinnovando la sua flotta di sommergibili. L’appalto per la realizzazione di quattro nuovi mezzi è stato vinto dalla francese Naval group, i cui sommergibili a propulsione convenzionale classe Barracuda amplieranno le possibilità strategiche di Amsterdam e le sue capacità di proiezione di forza via mare

I Paesi Bassi continuano l’ammodernamento e il rafforzamento della sua flotta rimpiazzando i suoi sottomarini classe Walrus con quattro nuovi mezzi classe Barracuda a propulsione convenzionale, prodotti dalla società francese Naval Group. I sottomarini francesi sono gli stessi che erano stati al centro della crisi diplomatica con l’Australia che dopo averne concordato l’acquisto, preferì rivolgersi all’alleanza con Stati Uniti, Australia e Regno Unito per una commessa di sottomarini a propulsione nucleare da consegnare a Canberra. Un danno che costò all’industria francese circa 56 miliardi di euro. I quattro nuovi battelli costeranno al governo olandese sei miliardi e mezzo di euro e rientrano nel più largo piano di riammodernamento della Koninklijke marine. Il contratto è stato ottenuto dal gruppo francese a discapito della proposta di Thyssenkrup Marine Systems e quella della svedese Saab Kockum, in collaborazione con l’olandese Damen.

La strategia di Amsterdam

I quattro sottomarini rispondono a bisogni tattici e strategici molto precisi. Quello che i Paesi Bassi cercano sono, infatti, mezzi che le permettano di proiettare la loro presenza nei loro territori di oltremare (Aruba, Curaçao e Sint Maarten, nei Caraibi) e che siano impiegabili per una varietà di operazioni, non a caso questi battelli potrebbero essere impiegati in supporto alle operazioni delle forze speciali. Le quattro nuove unità, inoltre, hanno già ottenuto i propri nomi, e si chiameranno Orka, Zwaardvis, Barracuda e Tijgerhaai. Il Paese prevede di ricevere il primo mezzo entro il terzo trimestre del 2033 e l’ultimo entro il terzo trimestre del 2037.

Le caratteristiche del mezzo

I nuovi mezzi, grazie alla nuova sensoristica, saranno impiegati in missioni di raccolta di informazioni, settore nel quale la loro efficacia dovrebbe essere enormemente superiore a quella della più vecchia classe Walrus. Anche le loro batterie avranno un’autonomia tale da permettergli di rimanere sommersi molto più a lungo dei loro predecessori. Oltre all’acquisto dei quattro sottomarini, Amsterdam punta a dotarsi di missili balistici intercontinentali classe Tomahawk da impiegare sugli stessi, per acquisire capacità di maritime strike convenzionali grazie alla loro gittata intorno ai mille chilometri.

I commenti delle autorità

Il comandante della Difesa olandese, il generale Onno Eichleseim ha spiegato la logica dietro l’acquisto dei sottomarini: “Le navi permetteranno di incrementare la potenza d’attacco e le capacità operative e saranno, quindi, schierabili ovunque e per vari tipi di missione”. Un portavoce del ministero della Difesa di Amsterdam ha illustrato come i futuri mezzi “similarmente ai loro predecessori i nuovi sottomarini, saranno relativamente piccoli, il che gli permetterà di operare in acque poco profonde”, aggiungendo che “nondimeno, dato che saranno più grandi dei sottomarini progettati per rimanere vicino alle basi domestiche, i nuovi mezzi saranno capaci di operare, indipendentemente, lontano da casa per lunghi periodi di tempo”.

Il programma di rinnovamento

Oltre ai sottomarini la marina di Amsterdam punta a costruire venti nuovi veicoli di superficie che implicherà una spesa di circa undici miliardi di euro, e porterà ad una completa rivoluzione delle capacità della Koninklijke marine. Infatti, in aggiunta all’acquisto da Naval Group, il governo olandese prevede di aggiungere alla sua flotta quattro nuove fregate antiaeree, in vista della sostituzione delle fregate classe Zeven-provincien, costruite dai cantieri della Damen in collaborazione con la francese Thales, che costeranno tre miliardi e mezzo di dollari. Amsterdam intende inoltre acquistare sei nuovi veicoli da trasporto anfibio, per un costo che varierà dal miliardo ai due miliardi e mezzo di dollari, costruiti dai cantieri Damen.

 

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