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Cosa significa per l’Italia guidare la task force in Mar Rosso

È per me un onore servire come comandante del CTF 153. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con le nazioni regionali e partner per garantire la sicurezza marittima e la stabilità in questa vitale arteria economica”, commenta il capitano della Marina Roberto Messina, alla guida della Task Force delle Combined Maritime Forces

La U.S. Navy ha passato il comando della Combined Task Force 153 (CTF153) alla Marina italiana durante una cerimonia di cambio di comando presso il quartier generale delle Combined Maritime Forces (CMF) il 3 aprile. Il capitano italiano Roberto Messina ha assunto di fatto il comando da novembre, anche se il passaggio ufficiale dal parigrado statunitense David Coles è stato celebrato nei giorni scorsi.

Questa è la terza volta che l’Italia assume il comando di una task force delle CMF da quando è stato istituito il partenariato marittimo di 42 nazioni nel 2002. Creata il 17 aprile 2022, CTF 153 è una delle cinque task force sotto il comando combinato. Adesso diventa responsabile delle operazioni di sicurezza marittima nel Mar Rosso, Bab al Mandeb e nel Golfo di Aden occidentale al fine di scoraggiare e ostacolare attori non statali illeciti.

Un compito non secondario se si considera che le attività malevole degli Houthi — che stanno martellando quell’area come ritorsione contro la guerra israeliana nella Striscia di Gaza — hanno riacceso il fenomeno della pirateria. L’Italia è anche Force Commander, con l’ammiraglio Stefano Costantino, della missione europea Aspides, che cerca di proteggere i navigli commerciali dagli interessi armati degli Houthi, e con il contrammiraglio Francesco Saladino dell’Operazione Atalanta – missione diplomatico-militare che combatte la pirateria e assiste lo sviluppo somalo.  

La CTF 153, sotto il comando di Coles, ha guidato la costruzione dell’operazione Prosperity Guardian, che è la prima attività di presenza internazionale (composta da 24 nazioni) pensata l’intento di garantire la libertà di navigazione davanti alle aggressioni degli Houthi. “Sono incredibilmente orgoglioso di tutto il duro lavoro e la dedizione del personale e delle unità in mare della CTF 153 a sostegno dell’operazione Prosperity Guardian. I loro sforzi hanno contribuito direttamente alla sicurezza marittima regionale e alla libertà di navigazione nell’area di operazioni CTF 153”, ha affermato Coles. “È un vero onore cedere il comando a un partner marittimo incredibilmente forte come l’Italia. So che la Task Force è in buone mani e non vedo l’ora di celebrare i futuri risultati della CTF 153 sotto la guida del Capitano Messina.”

Messina ora guida uno staff multinazionale di 35 persone provenienti da 10 Paesi diversi, pianificando, coordinando ed eseguendo operazioni di sicurezza marittima. Il comandante italiano ha affermato che questo lavoro di squadra evidenzia le forti partnership internazionali necessarie per garantire la stabilità marittima regionale. “È per me un onore servire come comandante del CTF 153. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con le nazioni regionali e partner per garantire la sicurezza marittima e la stabilità in questa vitale arteria economica”.

CMF è la più grande partnership navale del mondo. Altre task force includono CTF 150, focalizzata sulla sicurezza marittima nel Golfo di Oman, nell’Oceano Indiano e nel Golfo di Aden; CTF 151, che guida gli sforzi regionali contro la pirateria; CTF 152, dedicato alla sicurezza marittima nel Golfo Arabico; e CTF 154, che migliora la formazione sulla sicurezza marittima in tutta la regione.

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