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Nucleare e spazio. Ecco le priorità del nuovo budget del Pentagono

È stato presentato al Congresso il budget della difesa a stelle e strisce per l’anno 2025. Per il Pentagono sono previsti 849,8 miliardi di dollari, un aumento di un solo punto percentuale rispetto al periodo precedente, che potrebbe non bastare a coprire l’inflazione. Inoltre, molto del futuro dei fondi per il dipartimento della Difesa dipenderà dall’evoluzione del quadro politico, a partire dalle presidenziali di novembre

Digitalizzazione e una nuova divisione Spazio. Cingolani firma il nuovo Piano di Leonardo

Rafforzamento delle attività core, razionalizzazione del portafoglio cyber e una nuova divisione spazio. Sono solo alcune delle novità presentate dall’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, che punta a trasformare il gruppo di piazza Monte Grappa in un player globale per il settore della difesa e dell’aerospazio puntando su tecnologia e digitalizzazione trasversale

Armi atomiche per l'F-35. Una svolta anche per l'Europa (e l'Italia)

L’F-35A ha ottenuto la certificazione per lanciare ordigni atomici ampliando le capacità nucleari statunitensi. Al di là della certificazione in sé, l’ottenimento del via libera per il trasporto di ordigni nucleari per l’F-35 segna un passo importante anche per i Paesi alleati di Washington che partecipano al programma Joint strike fighter e che fanno parte della condivisione nucleare, tra cui l’Italia

Replicator, ecco la nuova ricetta del Pentagono

Il co-fondatore della Task Force Unmanned della Us Navy ha pubblicato un articolo dove fornisce alcuni suggerimenti, basati sulla sua esperienza, ai responsabili dell’ambizioso programma del Pentagono che al momento sta attraversando un momento difficile

Il mito dell’autonomia della difesa europea e dell’esercito europeo. La versione di Jean

L’Ue non ha alternativa a quella di cercare di mantenere in piedi l’Alleanza Atlantica. Due le soluzioni possibili: primo, il rafforzamento del “pilastro” europeo della Nato, diminuendo i costi a carico degli Usa per la sicurezza europea; secondo, la trasformazione della Nato da alleanza regionale dell’Atlantico del Nord in una globale dell’Occidente. L’analisi di Carlo Jean

Export militare, l’Italia raddoppia le vendite all’estero. I dati Sipri

A livello mondiale, gli Stati Uniti restano saldamente in testa alla lista di Paesi esportatori di materiale militare, mentre Mosca rallenta, superata da Parigi, con Pechino che preferisce il made in China alle importazioni dalla Russia. L’Italia, intanto, quasi raddoppia le sue esportazioni, diventando il terzo Paese fornitore a livello globale, sopra al Regno Unito. A registrarlo, i dati Sipri sull’import/export globale della difesa

Eppur si muove. I primi passi della Difesa comune europea secondo il gen. Caruso

Di Ivan Caruso

Napoleone diceva che per vincere le guerre occorrevano tre cose: argent, argent, argent. Quindi ben vengano queste iniziative europee tese a ottimizzare le risorse per la Difesa comune, incoraggiando alleanze tra industrie. Edis e Edip segnano certamente un passo significativo, ma, ancora una volta, non si ha avuto la forza di affrontare il problema in modo olistico. La riflessione del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Società italiana per l’organizzazione internazionale (Sioi)

Cantieristica e subacquea, ecco i pilastri del bilancio di Fincantieri

Fincantieri conferma i buoni risultati del bilancio 2023, dovuti in particolare alla crescita delle attività cantieristiche militari e civili. La società continua a guardare con interesse al settore dell’underwater, dove l’acquisizione di Remazel, azienda specializzata nella progettazione di equipaggiamento sottomarino, mantiene alta l’attenzione sulla possibile partita di Wass

Il Programma Ue per l'industria della difesa è qualcosa, ma non abbastanza. Il punto di Braghini

Di Fabrizio Braghini

La proposta del commissario Breton presenta un varietà di nuovi progetti, sebbene non si trovi traccia del fondo da cento miliardi che avrebbe dovuto rianimare la difesa europea. Servirebbe invece una urgente volontà politica all’interno dell’Unione europea verso un maggior investimento nella Difesa, auspicata però da pochi Paesi, in particolare Estonia, Francia, Italia e Polonia. Il punto di Fabrizio Braghini, analista di politiche europee e di Difesa

Un miliardo per l’industria della Difesa europea. Ecco la strategia di Bruxelles

La Commissione europea ha presentato la prima strategia industriale per la difesa dell’Ue, l’Edis, accompagnata da un nuovo insieme di strumenti per favorire la cooperazione tra Paesi membri per il procurement, l’Edip. Budget previsto: un miliardo e mezzo di euro, e l’invito per la Bei a cominciare a investire nella Difesa

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