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Le attività estere spingono la crescita di Enel. In calo margini Italia

Il gruppo elettrico guidato da Flavio Cattaneo ha alzato il velo sui conti relativi ai primi nove mesi dell’anno, chiusi con ricavi a 59,7 miliardi, in crescita del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2024 e un utile in accelerazione a 5,7 miliardi. L’acconto sul dividendo sale del 7%

Più solidità e più margini. I nove mesi di Acea

La multiutility di Piazzale Ostiense chiude i conti al 30 settembre con risultati in forte crescita, tanto da spingere il management a migliorare le previsioni per l’intero anno. Utile netto consolidato di 415 milioni di euro, in aumento del 46% ed ebitda a 1,1 miliardi. Titolo tonico a Piazza Affari

Pc e laptop made in Italy. La sfida di Olidata

Olidata, che negli anni Novanta è stato il principale produttore di personal computer in Italia, dietro solo alla Olivetti, ha deciso di tornare sul mercato dell’hardware con una linea Pc, notebook e laptop, a suo marchio. Una prima pietra per una nuova sovranità digitale

Arabia Saudita–Usa, il summit sugli investimenti è la cornice politica

I dati mostrano una partnership economica in forte espansione, con scambi e investimenti bilaterali in costante crescita. Questo è il contesto del summit sugli investimenti Riad-Washington che il 19 novembre sfrutterà la cornice della visita negli Usa di Mohammed bin Salman

Riciclo e scorte, ecco lo scatto della Germania sulle terre rare

In attesa che Europa e Cina raggiungano un’intesa ben più strutturale e duratura rispetto a quella sottoscritta due settimane fa, sull’onda dell’accordo tra Washington e Pechino, Berlino lavora su stoccaggi e riciclo dei minerali critici. Un segnale a tutto il Vecchio continente

Difesa e underwater spingono i conti di Fincantieri

Il gruppo triestino della cantieristica chiude i primi nove mesi con ricavi a 6,7 miliardi, in aumento del 20% ed ebitda in crescita del 40%. Il portafoglio ordini tocca quota 60 miliardi. Sprint delle attività subaquee (+84%). Ora faro sul nuovo piano industriale, in arrivo entro fine anno

Il Rapporto Olberg riuscirà a sbloccare la crisi dell’Omc? La riflessione di Braghini

Di Fabrizio Braghini

La crisi del sistema multilaterale del commercio riflette la crescente competizione tra le grandi potenze e il progressivo indebolimento dell’Organizzazione mondiale del commercio. Il blocco del meccanismo di risoluzione delle controversie e le divergenze tra i Paesi membri ostacolano il processo di riforma avviato nel 2022. La revisione dell’Omc sarà il banco di prova della capacità delle istituzioni globali di adattarsi a un ordine economico in trasformazione. L’analisi di Fabrizio Braghini

Perché l'acciaio è il nuovo simbolo del fallimento industriale cinese

La lezione del mattone è servita a poco. Pechino non è stata in grado di capire, o forse non ha voluto, che la siderurgia nazionale produceva più di quello che il mercato riusciva ad assorbire. E alla fine è successo quello che è successo. Ecco cosa dice l’International institute for strategic studies

Russia a secco. Perché nessuno vuole più il petrolio di Mosca

Continua, inesorabile, la caduta libera delle entrate fiscali derivanti dalla vendita di greggio e gas ai Paesi amici. La Cina ormai compra solo una manciata di barili, mentre le raffinerie indiane si rivolgono a Stati Uniti ed Emirati. Per il Cremlino sono guai grossi

Ecco come gli Usa stanno strappando l'Africa al Dragone

Dopo decenni di dominio assoluto e di debito tossico, gli investimenti a stelle e strisce nel continente africano superano quelli cinesi. E con il Piano Mattei, l’argine dell’Occidente all’avanzata del Dragone può irrobustirsi. Ora a Pechino non resta che puntare sulla manifattura

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