La serie di tagli che si è abbattuta sul mondo dell’università e della ricerca come corollario della situazione economica attuale ha prodotto un duplice risultato, del resto già noto. Da un lato assistiamo al crollo, per certi versi positivo, del mito, invalso fino a poco più di un decennio fa, che “basta la laurea” per avere un accesso sicuro e stabile al mercato del lavoro. Dall’altro lato però si è formata una generazione – la nostra – che al mercato del lavoro rischia di non aver accesso, o, quantomeno, di non riuscire mai ad accedere al lavoro per cui si è formata. Nel campo della ricerca universitaria la situazione è forse ancora più difficile: le materie umanistiche rischiano, in tempo di crisi, di passare in secondo piano, quando di non essere stigmatizzate come un vero e proprio lusso da Bo-bo.
È questa una parte dei motivi, certamente non la più essenziale, anzi, la più contingente ed esteriore, che ci ha spinto a dare vita al progetto LoSguardo. La rivista è in realtà il frutto dell’esigenza di approfondire temi filosofici o declinabili filosoficamente. Nasce così una pubblicazione on-line a cadenza quadrimestrale, che progetta numeri monotematici in cui vengono invitati a fornire il loro contributo valenti studiosi italiani e stranieri.
La rivista costruisce un collegamento a filo doppio con l’Università, che si manifesta non solo attraverso la collaborazione di alcuni tra i suoi membri più affermati, ma anche col trasformarsi di singoli numeri in programmi d’esame e con l’organizzazione di eventi e giornate di studio. Proprio il collocarsi “a margine” dell’accademia costituisce uno dei punti di forza della rivista, consentendole un’agilità e una flessibilità altrimenti difficilmente attuabili.
La scelta degli argomenti da trattare è effettuata non solo in base alla loro valenza filosofica e scientifica, ma, sempre più, anche in virtù del grado di attualità che li caratterizza. Si punta, così, a un pubblico ampio, il cui raggiungimento è facilitato, oltre che dalla semplicità e dall’immediatezza della consultazione, anche dalla completa gratuità che caratterizza, ad oggi, i contenuti de LoSguardo.
L’assenza di finanziamento rende ancor più faticoso un lavoro già di per sé non facile, costringendo chi vuole fortemente portare avanti un progetto alla più assoluta autoproduzione e a finanziare in proprio la pubblicazione e le iniziative correlate.
LoSguardo si rivela, comunque, un progetto in forte crescita. Lo scorso settembre è stata fondata, come organo di supporto logistico alla rivista, un’associazione culturale a cui è stato dato il non casuale nome di Ex Nihilo (www.exnihilo.it), che si propone di incrementare le attività della rivista con altre a carattere più divulgativo.
Il moltiplicarsi delle iniziative, il successo e la notorietà che LoSguardo è riuscito a raggiungere in poco più di due anni sono la testimonianza di uno spirito d’iniziativa positivo e, spesso, non assente nei giovani. Sarebbe auspicabile facilitare iniziative di questo tipo e non scoraggiarle con farraginosità burocratiche e istituzionali che spesso penalizzano chi vuole dare il suo piccolo contributo alla crescita – anche culturale – del Paese.
