Cosa può fare l’Italia per salvare l’industria dell’automobile, nucleo storico del nostro manifatturiero? Dopo l’annuncio da parte della Francia di voler investire ben 1,8 miliardi per la filiera dell’auto ecologica, il tema è diventato certamente più scottante.
E a porsi la stessa domanda questa mattina è stato Carlo De Benedetti, che con una lettera al Foglio chiede pubblicamente: “Perché il governo italiano non dovrebbe attivarsi per non perdere il know how di produrre automobili quando la signora Thatcher questo fece per salvare il know how inglese del settore”?
Purtroppo, mentre in Francia si continua ad investire in italia “ci fasciamo la testa con le bende del rigore”. Il monito giunge da una lettera pubblicata sullo stesso quotidiano, da Paolo Messa, consigliere del ministro dell’Ambiente Corrado Clini. In nome della crescita, Messa invita ad un cambio di rotta: “ Occorre puntare su una politica industriale innovativa e green su cui più facilmente i capitali possono convergere”. Se il problema del nostro Paese è la crescita, per consentire ciò Messa reputa indispensabile consegnare agli investitori internazionali un’ Italia capace di investire e non solo di ‘tagliare’. In poche parole, “va ribaltato lo schema che ha dominato negli ultimi due anni”.
v.c.
