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Il futuro del governo Letta secondo Stratfor

Cinque mesi dopo le elezioni che hanno aperto la strada al governo di larghe intese, l’Italia è ancora impantanata nell’incertezza politica.
Nessuno dei partiti della “grande coalizione” è interessato ad elezioni anticipate ed è difficile che il governo cada nel prossimo trimestre. Tuttavia, tra agosto e ottobre il Parlamento è chiamato ad approvare riforme sostanziali, che metteranno alla prova la forza politica dell’esecutivo e la sua capacità di sopravvivenza a lungo termine.

I PROSSIMI PASSI
Secondo Stratfor, società leader nel settore dell’intelligence, quella che sostiene il premier Enrico Letta è una “coalizione insolita”, che ha però obiettivi a breve e lungo termine. Tra quelli immediati la necessità di creare nuovi posti di lavoro, mentre in un periodo più dilatato sono attese modifiche alla Costituzione e alla legge elettorale che rendano lo Stato e l’azione politica più snelli ed efficienti. Dopo di che – continua l’analisi – l’Italia dovrebbe indire nuove elezioni con il nuovo quadro politico e giuridico in vigore.

GLI OSTACOLI SUL CAMMINO
Entrambi gli obiettivi – rileva Stratfor – devono affrontare ostacoli significativi. La modifica della costituzione e della legge elettorale sono questioni estremamente delicate, in quanto i legislatori avranno il compito di decidere chi avrà il potere nel Paese. La riforma elettorale è stata anche una delle priorità del governo Monti nel 2012, ma le parti non hanno raggiunto un accordo. Nel prossimo anno e mezzo, ogni partito cercherà una riforma che li avvantaggi, e questo rende la questione altamente controversa.
Gli obiettivi a breve termine sono ugualmente complessi: saranno discussi tre temi rilevanti: la riforma dell’Iva, dell’Imu e del sistema pensionistico: elementi sui quali ci sono sostanziali divergenze tra Pd e Pdl, i due partiti che reggono il governo.

IL PROBLEMA DELLE RISORSE
Nel mese di maggio, la Commissione europea ha annunciato che l’Italia ha raggiunto i suoi obiettivi di disavanzo di bilancio, e Roma è stata ritirata dal processo di sorveglianza di Bruxelles. Qualsiasi riforma del sistema fiscale attuale costringerà in ogni modo il governo italiano a cercare modi alternativi per raccogliere fondi. Se il governo Letta supererà tutti questi ostacoli, potrebbe anche sopravvivere fino al prossimo anno, conclude l’analisi di Stratfor.

Conferenza stampa del Premier, Enrico Letta, al termine del Consiglio UE (28/06/13) (fonte video: Palazzo Chigi)

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