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Finmeccanica e Agusta, chi paga per i danni ricevuti?

Condannati a 2 anni per false fatturazioni e assolti dall’accusa di corruzione internazionale, in merito a presunte tangenti per l’aggiudicazione della commessa riguardante i 12 elicotteri AW101 in configurazione VVIP destinati all’India. Si parla dell’ex numero uno di Finmeccanica, Giuseppe Orsi e dell’ex a.d. AgustaWestland, Bruno Spagnolini.  “Finisce un incubo”, ha detto Orsi subito dopo la sentenza: “Abbiamo sempre saputo – ha aggiunto – che non c’era corruzione. Lo schiaffo oltre a me e alla mia famiglia lo ha preso anche Agusta e non se lo meritava”.

LA CONVERSAZIONE CON TRICARICO

“Questa storia rientra un po’ nell’italianità di certe vicende”, commenta in una conversazione con Formiche.net il generale Leonardo Tricarico, oggi presidente della Fondazione Icsa, commentando la sentenza del Tribunale di Busto: “Persone incriminate con accuse, anche pesanti, vengono successivamente scagionate senza che poi nessuno paghi”. “Tutto questo – aggiunge Tricarico – è molto grave, specie quando riferito a una persona che, sebbene in carcere, non faceva altro che pensare al bene e al futuro dell’azienda”.

I RESPONSABILI SECONDO IL GENERALE

Il generale Tricarico, che è stato in contatto epistolare con l’ex dirigente del gruppo Finmeccanica, spiega che la peculiarità distintiva di questa vicenda risiede nel fatto che dell’intera storia si conoscono “i veri responsabili”, “uno dei quali – ricorda – è stato incriminato per calunnia” e che “è compito adesso della giustizia andare avanti”. “Mi auguro – continua Tricarico – che certi personaggi siano puniti per aver causato un danno alla persona e allo Stato, principale azionista del gruppo Finmeccanica”. “Non è difficile – secondo il generale – per chi conosce i fatti disegnare la dinamica dell’intera vicenda”.

I DANNI DI IMMAGINE

Parlando di AgustaWestland, e guardando e dell’interesse nazionale, Tricarico ribadisce che il danno di immagine subìto dal gruppo ora guidato da Mauro Moretti è stato notevole: “Non so se questa sentenza che proscioglie dall’accusa di corruzione possa poi arrivare ad annullare del tutto i danni fatti a una società nota a livello mondiale”. “Spero – rimarca l’ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica italiana – che questa nuova puntata dei rapporti Italia-India possa contribuire a rasserenare gli animi istituzionali ed anche l’opinione pubblica”.

IL FUTURO DEI RAPPORTI ITALIA-INDIA

“I rapporti tra i due Paesi – dice Tricarico – vanno al di là della fornitura degli elicotteri, ma riguardano anche la vicenda dei due Fucilieri di Marina oramai incistata e che necessita di una rapida soluzione”. L’auspicio del generale è che la caduta delle accuse di corruzione internazionale possa porre fine a tutte le vicende ancora aperte tra le due nazioni e che il contratto per la fornitura dei 12 elicotteri per il trasporto di Stato “venga rimesso in corsa”.

LE PAROLE DI MORETTI

Auspicio condiviso anche dall’amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica, Mauro Moretti, il quale ieri ha sottolineato che la sentenza “permette di ulteriormente riaprire quel dialogo con le istituzioni indiane che si era interrotto”. “Questa sentenza – ha aggiunto Moretti in un comunicato – insieme con il decreto di archiviazione emesso il 25 luglio che ha riconosciuto la piena estraneità di Finmeccanica ai fatti contestati, libera definitivamente la stessa dal peso che gravava sulla sua immagine in questi anni a livello internazionale e le permette di riavere pienamente riconosciuta la reputazione che le compete”.

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