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Cosa sta succedendo all’Enasarco

Rush finale in casa Enasarco per il rinnovo della governance. Dopo le storiche elezioni dello scorso aprile (le prime dal 1938 e vinte dal listone Insieme per Enasarco col 53% delle preferenze), che hanno sancito il primo passo verso il nuovo assetto, dopo anni di presidenza targata Brunetto Boco, il ricambio al vertice dell’ente previdenziale degli agenti di commercio entra nel vivo. La tabella di marcia è serratissima. L’8 giugno è convocata l’assemblea dei delegati, espressione dei voti presi ad aprile dalle liste partecipanti alla consultazione. Dall’assise dovranno uscire i componenti del nuovo board, vicepresidente e presidente compresi. Il tutto dovrà poi essere vagliato e approvato, intorno al 15 giugno, dal collegio sindacale e dal rappresentante del ministero del Lavoro, che però a partire da quest’anno non esprimerà più un proprio membro nel cda.

COMMISSIONE ELETTORALE AL LAVORO

“Sono giorni molto intensi per l’ente, la commissione elettorale sta analizzando tutti i profili di onorabilità dei nomi candidati a sedere nel board”, confida una fonte ben accreditata a Formiche.net. Quello della commissione non è certo un lavoro secondario. Enasarco infatti, si porta dietro anni di gestione opaca che hanno spinto l’ente a un passo dal commissariamento. Di qui la necessità di candidare al board elementi inattaccabili da qualsiasi punto di vista. “Il lavoro dovrà essere terminato entro l’8 giugno, data dell’assemblea”, aggiunge la fonte.

CHI E’ (PIU’ O MENO) COMPATTO SUL NUOVO CDA…

Ma in questi giorni che precedono l’assise non c’è solo da verificare l’onorabilità dei candidati. Le sigle che hanno superato lo scoglio delle elezioni, e dunque aventi titolo a esprimere dei delegati, stanno infatti ultimando le rispettive liste contenenti i nomi dei candidati al futuro board. Da quanto si apprende, per quanto riguarda il listone Insieme per Enasarco, sostenuto da associazioni quali Confcommercio, Confindustria, Anasf, Confartigianato, Confcooperative e Confesercenti, si sarebbe registrato per esempio un sostanziale allineamento nell’indicazione dei membri del cda da parte dei 21 delegati espressi dalla lista.

…E CHI NO

Diversa invece la situazione sull’altra sponda, quella di Adesso Basta, la lista promossa da promossa da Federagenti-Cisal, Ugl, Simedia (intermediari finanziari), Fiaip (agenti immobiliari), Assonova (promotori finanziari dei bancari della Fabi), Ugifai (associazione di categoria degli agenti) e che con il 34% delle preferenze si è assicurata 14 delegati. Una fonte sottolinea lo scollamento in atto tra la Federazione degli agenti e l’Ugl, con la prima che avrebbe deciso di “non allinearsi, anzi agire in modo disunito”, presentando cioè una propria rosa indipendente di papabili al board.

BOCO, UN POSTO IN CDA?

Con l’approssimarsi della nomina del consiglio da parte dell’assemblea, non mancano appetiti speciali. Come quelli del presidente uscente dell’Enasarco Boco, che secondo alcune fonti avrebbe avanzato la propria candidatura per un posto in board. Tanto che il suo profilo, al pari degli altri candidati, sarebbe in queste ore al vaglio della commissione elettorale. Boco è espressione dell’ Uiltucs, l’unione dei lavoratori del turismo, sigla di cui è segretario, presentatasi alle elezioni con l’Usarci, una delle tante sigle degli agenti di commercio e aderente alla lista Per Enasarco con noi decidi tu, capeggiata dalla Uil. La lista può contare su 4 delegati, il che dà diritto a un posto in cda. A volere un posto in cda è anche l’Anasf, l’associazione dei promotori finanziari guidata da Maurizio Bufi e aderente al listone vincitore. Anasf avrebbe raggiunto in questo senso un accordo con gli altri componenti della coalizione, presentando una terna di nomi da sottoporre ovviamente al vaglio degli alleati.

CHI GUIDERA’ LA NUOVA ENASARCO?

Su tutto però, aleggia una domanda. Chi prenderà le redini dell’Enasarco? Da più parti si fa il nome di Gianroberto Costa, attuale vicepresidente e coordinatore della lista giunta prima alle elezioni di aprile e fortemente sostenuto dallo stesso Bufi. Costa avrebbe incassato in queste ultime settimane il sostegno e lo sponsor di numerose correnti interne all’Enasarco.  Per saperlo manca poco.

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