A Rigopiano si continua a scavare per cercare altri sopravvissuti, ma la speranza si riduce gradualmente con il trascorrere dei giorni. Gli uomini dell’Esercito, del soccorso alpino e della protezione civile hanno trovato il corpo senza di un’altra persona: si tratta della sesta vittima accertata della tragedia. Sono undici, invece, fino a questo momento i superstiti, ventitré invece i dispersi. “Abbiamo speranze di trovare persone vive“, ha detto il responsabile comunicazione dei vigili del fuoco Luca Cari.
Nel frattempo si sta cercando di capire cosa sia successo mercoledì scorso prima che la slavina travolgesse l’hotel Rigopiano. Il direttore dell’albergo aveva segnalato la gravità della situazione, aggravata dalle scosse di terremoto senza però ottenere un intervento.
Sulla vicenda ieri è nuovamente intervenuto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che ha parlato alla trasmissione di Raitre Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio: “La reazione a une emergenza straordinaria è stata straordinaria, abbiamo un sistema di protezione civile fra in migliori in Europa e nel mondo, non da oggi ma da vent’anni. Ritardi, responsabilità? La magistratura ci dirà i risultati, ma attenzione a un paese che già adesso, mentre abbiamo i ragazzi del soccorso alpino che lavorano attorno a quell’albergo, attenzione a scatenare questa voglia di trovare capri espiatori e giustizieri“.
Nel frattempo, però, prosegue l’inchiesta della magistratura. “Io penso che, entro una settimana, saremo in grado ragionevolmente di fare un primo punto sulle indagini”, ha commentato il procuratore aggiunto di Pescara Cristina Tedeschini, la quale ha annunciato che entro fine gennaio, insieme all’altro magistrato che si occupata delle tragedia di Rigopiano, il sostituto procuratore Andrea Papalia, tireranno le somme, benché parziali, sul materiale raccolto in questi giorni.
