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Intesa Sanpaolo, Unicredit, Carige, Ubi, Bper. Ecco l’altalena dei ricavi delle banche

Jean-Pierre Mustier

Segno meno per i ricavi del sistema bancario italiano nel primo semestre dell’anno in corso. I 13 principali gruppi, come evidenzia un’analisi dei dati patrimoniali ed economici elaborata dal centro studi Uilca “Orietta Guerra”, perdono il 2,5% passando da 28,8 miliardi a 28,1 miliardi. Il calo è poco più sostanzioso, -3,8%, se si escludono dal gruppo i due principali gruppi nazionali, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Ecco tutti i dettagli tratti dal report.

TOTALE RICAVI

A far segnare la performance peggiore, come atteso viste le recenti vicende che li riguardano, Montepaschi e Carige che vedono scendere i loro ricavi rispettivamente del 21% (da 2,3 a 1,8 miliardi) e del 14,4% (da 347 a 297 milioni). Decremento anche per Credito Valtellinese (-7,7%, da 396 a 365 milioni), Popolare Emilia-Romagna (-3,6, sempre intorno a 1 miliardo), Unicredit (-2,5%, da 9,9 a 9,6 miliardi), Intesa Sanpaolo (-1%, da 8,6 a 8,5 miliardi), Banco Desio (-0,6%, da 211 a 209 milioni) e Banco Bpm (-0,4%, intorno ai 2,3 miliardi). Ci sono pure gruppi che nei primi sei mesi dell’anno mostrano una crescita dei ricavi. È il caso di Ubi, che mette a segno un +9,4% passando da oltre 1,5 miliardi a poco più di 1,7 miliardi, di Credito Emiliano che avanza dell’8% da 542 a 586 milioni. In territorio positivo anche Volksbank (+7,9%, da 128 a 139 milioni), Popolare di Sondrio (+6%, da 417 a 443 milioni), Cariparma (+0,8% da 859 a 865 milioni).

Totale ricavi

RICAVI DA NEGOZIAZIONE

Ad influire sul totale ricavi di sicuro ci sono i brutti risultati dei ricavi da negoziazione che flettono del 21,9% passando da 2,7 a 2,1 miliardi; percentuale ancora peggiore se dal gruppo delle 13 si tolgono Intesa Sanpaolo e Unicredit: -40,5%, da 889 a 529 milioni. Scendendo nel dettaglio, Siena – dove si verifica un crollo verticale, -86,5% – passa da 317 a 43 milioni. Non fanno bene neppure Credito Valtellinese (-69,7%, da 36 a 11 milioni), Cariparma (-61,4%, da 34 a 13 milioni), Carige (-58,2%, da 45 a 19 milioni), Banco Bpm (-51,3%, da 208 a 102 milioni). Ancora segno meno per Popolare Emilia Romagna (-21,9%, da 65 a 51 milioni), per Volksbank (-15,3%, da 7 a 6 milioni) e per i due gruppi che raccolgono i maggiori ricavi da negoziazione ovvero Unicredit(-12% da quasi 1,2 a poco più di 1 miliardo) e Intesa Sanpaolo (-15%, da 695 a 591 milioni). Ricavi in crescita rispetto al 30 giugno 2016 solo per 3 gruppi: Popolare di Sondrio che fa un balzo del 136,7% passando da 22 a 51 milioni; Ubi che avanza del 66,3% da 104 a 173 milioni e Credito Emiliano che passa da 45 a 56 milioni (+22,8%).

Ricavi da negoziazione

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