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Kosovo: è crisi internazionale

Ad un mese dalla proclamazione d´indipendenza dalla Serbia, in Kosovo la tensione è sfociata in veri e propri attacchi. Ieri nel nord del paese, a Kosovska Mitrovica, un gruppo di circa cinquanta nazionalisti serbi hanno occupato un tribunale delle Nazioni Unite.
Le forze multinazionali hanno tentato di sgomberare l´edificio ma, nel tentativo di fronteggiare il gruppo di manifestanti serbi, sono state attaccate con il lancio di pietre, molotov e colpi di arma automatica. Negli scontri sono rimasti ferito 80 serbi e 63 tra gli agenti dell´Unmik (Onu) e i soldati della Kfor (Nato). Non si registrano vittime tra i carabinieri italiani in missione nell´area.
La Nato ha subito fortemente condannato l´accaduto originato dai serbi ostili all´indipendenza e ha ordinato ai poliziotti internazionali di abbandonare la città. Il segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, invita il governo serbo ad esercitare la sua massima influenza per arrestare le violenze e permettere all´Onu e alla Nato di svolgere le operazioni di mantenimento della pace.
Il portavoce dell´alleanza atlantica, James Appathurai, ha dichiarato alle agenzie internazionali che le forze Nato sono “pronte ad un´azione decisiva” nel caso di ulteriori atti di violenza.
Mentre Vitaly Churkin, ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, ha espresso “forti timori” sul tentativo Onu e Nato di ieri di sgomberare il tribunale, perché a suo avviso in quel momento c´erano ancora spiragli di luce per una risoluzione della controversia senza l´uso della forza, Sergei Lavrov, ministro degli esteri russo ha bollato come “immorale” l´aver incoraggiato l´indipendenza del Kosovo. Lavrov ha quindi invitato i paesi che ne hanno già riconosciuto l´indipendenza (così anche il Giappone che lo ha fatto proprio questa mattina) a riflettere sulle proprie responsabilità in quel che lui stesso ha definito “un processo pericoloso”. E dunque anche in caso di inasprimento dello scenario diplomatico balcanico.
Il ministro russo in un´intervista per Rossiskaia Gazeta ha ricollegato la situazione del Kosovo a quella del Tibet, dichiarando: “Guardate a quel che sta accadendo nella regione autonoma cinese del Tibet, come si stanno comportando i separatisti. E gli albanesi in Macedonia chiedono già una patente di autonomia che rappresenta il primo passo per l´indipendenza”. Secondo Lavrov “assisteremo all´inizio di un processo estremamente esplosivo”.

 

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