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#AskObama, e il Presidente risponde al popolo di Youtube

La prima intervista completamente virtuale dalla Casa Bianca della storia. Mentre in Italia i politici continuano a preferire i salotti tv e le domande compiacenti di qualche giornalista più o meno amico, Barack Obama sceglie youtube per farsi intervistare dai suoi concittadini potenziali elettori e dal mondo. L’attesa era iniziata da giorni e è cresciuta insieme alle domande. Lunedì 30 gennaio, data dell’incontro organizzato da Youtube e Google, erano 133.194.
 
Nei cinquanta minuti di video in diretta dal canale della Casa Bianca, Obama si confronta con alcuni “intervistatori per un giorno”. E tocca dagli argomenti più seri come la difficile situazione economica, la disoccupazione, l’immigrazione, la politica estera, il futuro delle nuove generazioni alla sfera più personale. Il presidente americano coglie l´occasione per ripetere i punti fondamentali del discorso sullo stato dell´Unione: dai passi in avanti nell´occupazione all´impegno per rendere l´istruzione accessibile a tutti, passando per gli sforzi finalizzati all´estensione del taglio alle tasse sulle buste paga. Ma trova anche il tempo per parlare di sé, della cosa più dura per un Presidente degli Stati Uniti d’America e cioè non potersi concedere una passeggiata e un caffè allo Starbucks sotto casa per il dispiegarsi di misure di sicurezza che farebbero uscire pazzo chiunque. C’è sempre il riferimento alla sua famiglia, a sua moglie Michelle (Il tre ottobre saranno vent’anni di matrimonio – ha ricordato il presidente – e non so quanto sarà romantico visto che sarà poco prima delle elezioni!”) e per le sue due figlie.
 
Lo stile è sempre lo stesso. Sorriso rassicurante, tono colloquiale ma nello stesso tempo serio, lascia parlare i suoi interlocutori, li ascolta, li fa replicare se non sono d’accordo. Si confronta con una mamma con i suoi bambini, degli studenti, una manifestante di Occupy Wall Street, una moglie preoccupata per la perdita del lavoro del marito ingegnere e sembra davvero interessarsi delle loro vite, a quest’ultima dice persino di mandargli il curriculum del consorte. Si potrà dire che è pura strategia per recuperare consensi in vista delle elezioni imminenti. Ma il punto è che Obama era lì, in diretta, pronto a rispondere a dubbi e preoccupazioni dei suoi elettori in una forma innovativa e partecipata. In fondo, una bella lezione (possibilmente da esportare), no?
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