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Giannuli: Non confondere causa ed effetti

“Ci si è resi finalmente conto di due problemi molto seri finora abbastanza trascurati”. Commenta così lo storico Aldo Giannuli la relazione dei Servizi Segreti presentata oggi in Parlamento: “Il primo riguarda i rischi derivanti dalla crisi come per esempio gli spionaggi industriali. E poi l’opportunità che la crisi apre alle penetrazioni della malavita organizzata”.
Il ricercatore dell´Università statale di Milano parla della malavita come di “un fenomeno molto liquido in questo momento, assolutamente difficile da controllare e in un momento in cui c’è un esasperato bisogno di denaro, il pericolo è ancora maggiore”.
 
Secondo Giannuli, c’è però un grande fraintendimento riguardante la minaccia di inserimento di gruppi estremisti nelle proteste sociali: “Essa è un effetto, non una causa. Non è reprimendo i gruppi estremisti che si risolverà la questione, perché il punto sta nella disintegrazione del sistema. Nel nostro Paese, lo Stato sta praticando forme di compressione sui redditi, sulla vita stessa degli italiani che mettono a durissima prova la coesione sociale. È la rabbia popolare ora a far paura e su questa occorre concentrarsi”.
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