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Vatileaks, il pastore domerà la rivolta dei lupi

Una battaglia tra il pastore e i lupi. Questa l´immagine che emerge dalle ultime notizie sulla difficile situazione all´ombra della Cupola di San Pietro nel post di quello che è stato definito “Vatileaks”.
Le fughe di notizie dei giorni scorsi e l´ultima sul Fatto quotidiano di oggi su un presunto “colpo di spugna” sulla missione antiriciclaggio intrapresa dalla Chiesa allo Ior hanno scosso le mura vaticane, già fortemente provate da veleni e beghe interne. Ora che le talpe sembrano essere state identificate grazie a un´inchiesta lampo della Gendarmeria, si riflette su ciò che è stato e ciò che sarà.
 
Ormai anche la linea ufficiale del Vaticano non nega la versione secondo cui gli attacchi a Benedetto XVI provengano più dall´interno che dall´esterno. Anzi si dice apertamente che la divulgazione dei documenti “segreti” sia legata a una precisa volontà di bloccare il rinnovamento e la trasparenza nelle finanze vaticane voluti da Benedetto XVI e condotto dai suoi collaboratori, il cardinale Attilio Nicora (AIF) e il professor Ettore Gotti Tedeschi (Ior). Una missione innovatrice che sarebbe osteggiata da molti prelati tra le stanze vaticane.
 
Ieri sull´Osservatore romano il direttore Giovanni Maria Vian aveva fatto esplicito riferimento ai “lupi”. Nel suo editoriale si legge: ´”Oggi, a trent´anni dall´inizio del periodo romano di questo mite pastore che non indietreggia davanti ai lupi, è nitido il profilo della maturità di un pontificato che passerà alla storia, dissolvendo come fumo stereotipi duri a morire e contrastando comportamenti irresponsabili e indegni che finiscono per intrecciarsi a clamori mediatici, inevitabili e certo non disinteressati, ma che bisogna saper cogliere come occasione di purificazione della Chiesa”.
 
Anche Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana e di Radio Vaticana in una nota, sottolinea che “la forza degli attacchi è segno che è in gioco qualche cosa di importante”. Lombardi lo dice senza riserve: “Chi pensa di scoraggiare il Papa e i suoi collaboratori in questo impegno si sbaglia e si illude” facendo riferimento all´”impegno serio per garantire una vera trasparenza del funzionamento delle istituzioni vaticane anche dal punto di vista economico”, che è in corso e su quello affrontato sul tema degli abusi sessuali.
Corvi o lupi, animati forse da una potente regia interna, non fermeranno l´azione riformatrice del Santo Padre.
 
Il sito dell´Osservatore romano
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