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Siria, sotto controllo il quartiere caldo di Homs

Dopo 26 giorni sotto il fuoco dell´artiglieria, le forze regolari siriane hanno preso il controllo di Baba Amr, quartiere di Homs. L’informazione è stata diffusa da fonti della sicurezza di Damasco, mentre in precedenza fonti del Libero Esercito Siriano, gruppo armato dell´opposizione, avevano annunciato un “ripiegamento tattico” dalla zona.
 
Nel frattempo, il Consiglio Onu per i diritti umani dovrà pronunciarsi oggi su un progetto di risoluzione, presentato a inizio settimana dal Qatar e dalla Turchia, con cui si invita il regime di Damasco a “cessare ogni violenza” e ad autorizzare Nazioni Unite e agenzie umanitarie a un “accesso senza ostacoli”.
 
Questa risoluzione, co-firmata da altri 52 paesi chiede in particolare al regime di Bashar al Assad di “autorizzare un accesso libero e senza ostacoli all´Onu e alle agenzie umanitarie per procedere a una valutazione completa delle necessità a Homs e in altre regioni”. Questo accesso, secondo la risoluzione, deve anche “consentire alle agenzie umanitarie di consegnare beni di prima necessità e prestare servizi a tutti i civili interessati dalle violenze, in particolare a Homs, Deraa, Zabadani e in altre regioni assediate dalle forze di sicurezza siriane”.
 
Lega Araba: inviato Onu presto a Damasco
 
Il nuovo inviato speciale dell´Onu e della Lega Araba per la Siria, l´ex Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, si recherà il 7 marzo al Cairo e poi a Damasco, senza che sia stata resa nota la data di quest´ultima visita: lo ha annunciato il Segretario generale dell´organizzazione panaraba, Nabil al-Arabi.
 
Annan aveva dichiarato ieri di sperare di recarsi presto a Damasco per portarvi un messaggio chiaro sul fatto che le violenze “devono cessare e le agenzie umanitarie” devono poter avere accesso alla popolazione. Al-Arabi ha inoltre reso noto che una conferenza dell´opposizione siriana si terrà sotto l´egida della Lega Araba al Cairo fra due settimane.
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