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Benzina da record: oltre 2 euro fuori dalle autostrade

La benzina segna il record storico sulla rete ordinaria, ovvero fuori dalle autostrade, superando in alcune regioni quota due euro. Con questa raffica di aumenti – affermano Adusbef e Federconsumatori – con picchi per la verde in particolare nel Centro Italia, “le compagnie si stanno preparando ad accogliere al rientro dalle vacanze le poche famiglie che sono partite”.
 
“Con i prezzi a questi livelli – secondo le associazioni dei consumatori – si aggrava ulteriormente la situazione degli aumenti dei carburanti rispetto all´anno scorso, sia direttamente per i pieni sia per i maggiori costi di trasporto. Le variazioni, rispetto ad agosto 2011, sono di +35 centesimi, con punte che arrivano a 2 euro al litro”.
“I costi diretti in più per i pieni – aggiungono Adusbef e Federconsumatori – saranno pari a +420 euro annui, una cifra ragguardevole cui si aggiungono i maggiori esborsi dovuti agli aumenti indiretti (soprattutto per il trasporto merci), pari a 348 euro annui. Il totale degli aumenti ammonta quindi a +768 euro annui”.
 
Il record della benzina sulla rete ordinaria, secondo il monitoraggio di ´Quotidiano energia´, è stato segnato in alcune Regioni (complice il gioco delle addizionali) “con punte ben superiori a 2 euro al litro, che mandano in soffitta i primati della scorsa primavera”. A mettere mano ai prezzi sono state l´Eni, la Tamoil e l´Api-Ip, e le punte massime sono per la benzina a 2,008 euro al Centro (in particolare in Toscana) e per il diesel a 1,843 euro al Sud.
 
I prezzi medi sul territorio nazionale salgono quindi a 1,920 per la benzina, a 1,803 euro per il gasolio e a 0,784 euro per il Gpl. “La situazione – sottolinea Quotidiano energia – tiene conto della crescita delle quotazioni internazionali, e il tutto alla vigilia del penultimo weekend di sconti self, che renderà sempre più divaricato l´andamento del mercato carburanti nazionale”.
 
E “il record del prezzo del pieno di benzina per una automobile media (50 litri) che ha raggiunto i 100 euro ha un effetto valanga sulla spesa delle famiglie in un paese come l`Italia dove l`88% delle merci viaggia su strada”, afferma la Coldiretti nel sottolineare che “con il nuovo record a 2 euro il costo di un litro di benzina ha addirittura superato del 50% quello di un litro di latte fresco ed è pari a quello di un chilo di pesche”.
 
Per la Coldiretti “è una situazione insostenibile che sommata all`aumento complessivo dei costi energetici per le bollette di luce e gas mette a rischio la ripresa dell`economia. A subire gli effetti del caro carburanti sono anche le imprese agricole che in questo momento consumano grandi quantità di gasolio per garantire l`irrigazione nei campi per salvare le coltivazioni agricole dal caldo e dalla siccità. L`aumento dei costi energetici colpisce in realtà – conclude – l´intero sistema agroalimentare, produzione, trasformazione e distribuzione, dove si stima che i costi di trasporto e della logistica siano circa un terzo del totale”.
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