Lunghe file di elettori hanno atteso oggi l’apertura dei seggi in Kenya, avvenuta poche ore dopo l’uccisione di diversi agenti di polizia a Mombasa. Sono 14,3 milioni gli elettori chiamati oggi alle urne in Kenya, dalle 6 (4 in Italia) alle 17, per eleggere il nuovo Presidente, rinnovare il Parlamento e designare i governatori e le assemblee di contea.
Sebbene i candidati alla guida del Paese siano otto, gli ultimi sondaggi danno un testa a testa serrato tra il premier Raila Odinga e l’ex primo ministro Uhuru Kenyatta, messo sotto accusa dall’Aja per crimini di guerra commessi dopo le precedenti elezioni del 2007. La precedente tornata elettorale venne infatti seguita da violenze di matrice etnica, in cui persero la vita oltre 1.100 persone.
Tuttavia, oggi le persone hanno cominciato a mettersi in fila davanti ai seggi prima dell’alba, creando lunghe code a Nairobi, a Mombasa e a Kisumu, nell’ovest del Paese, roccaforte di Odinga. A Mombasa gli elettori non si sono fatti intimidire dall’agguato teso alla polizia poche ore prima dell’apertura dei seggi da un movimento separatista. Il capo della polizia, David Kimaiyo, ha riferito di “vittime su entrambi i fronti”, senza però fornire un bilancio preciso. “C’è stato uno scontro con persone che sospettiamo appartengano al Consiglio rivoluzionario di Mombasa”, ha detto Kimaiyo. Secondo fonti di polizia, almeno cinque agenti sarebbero rimasti uccisi.
