L’Italia porta bene all’Udi, l’Unione dei democratici e indipendenti fondata appena un anno fa dopo le elezioni politiche che hanno eletto presidente François Hollande.
Leader del partito – una federazione di soggetti centristi e social-liberali – è Jean-Louis Borloo, già ministro durante la presidenza di Nicolas Sarkozy.
Nelle elezioni legislative parziali della scorsa settimana, con meno di dodici mesi di nascita e radicamento, l’Udi ha eletto Meyer Habib (nella foto) vicepresidente del Crif, ente rappresentativo degli ebrei in Francia . Suo suppleant è l’imprenditore Eric Véron.
L’imprenditore Eric Véron
Habib è stato eletto nell’ottava circoscrizione dei francesi all’estero, che comprende Italia, Cipro, Malta, Grecia, Israele e Turchia.
Una soddisfazione da condividere con gli elettori, il partito e lo staff, coordinato in Italia da Dominique Sicouri, che ha curato ogni dettaglio della campagna elettorale.
Nelle scorse settimane, per sostenere Habib e Veron erano giunti a Roma l’ex ministro Yves Jégo e Alexandre Bezardin, ma l’Udi ha raccolto anche gli interventi di politici italiani, come l’ex ministro Rocco Buttiglione.
“Il nostro impegno – ha esplicitato Veron, due figlie e una moglie italiana – sarà orientato a costruire un dialogo costante tra la Francia e l’Italia, in un contesto che deve tendere a una sempre maggiore integrazione con l’Europa che vogliamo costruire. Il nostro è un soggetto politico giovane, ma determinato, che potrà recitare un ruolo di collegamento tra forze come l’Ump e il Partito socialista. Crediamo sia il momento di abbandonare la radicalizzazione della politica e lo scontro, per concentrarsi su problemi concreti. Per questo rifiutiamo le categorizzazioni, alle quali preferiamo sostituire le nostre parole d’ordine: sostenibilità ambientale, lavoro, Europa”.
