Un compleanno in sordina per il Lider maximo. Da sette anni lontano dal potere, Fidel Castro compie oggi 87 anni nella più totale discrezione, chiuso nella sua residenza dell’Avana dove si dedicava fino all’anno scorso a scrivere editoriali, ricevendo saltuariamente alcuni dei Capi di Stato in visita nell’isola.
L’ultimo in ordine di tempo, il presidente uruguayano José Mujica, aveva riferito a fine luglio di aver incontrato un Castro “carico di anni ma sempre vivace, sempre perfettamente al corrente degli affari mondiali e ben informato su ogni questione, com’è sua abitudine”; le ultime immagini lo mostrano mentre cammina con l’aiuto di un bastone, la voce divenuta flebile.
Le uniche cerimonie ufficiali previste per celebrare il compleanno del Lider Maximo sono un concerto in un parco pubblico del’Avana e la presentazione di due libri a lui dedicati.
Castro aveva disertato il 29 luglio scorso le cerimonie del sessantesimo anniversario dell’assalto alla caserma Moncada, prima tappa della marcia verso la conquista del potere: “Devo rispettare il parere dei custodi della mia salute”, aveva spiegato sottolineando però in un messaggio di aver sempre “vissuto per lottare”.
Proprio lo stato di salute di Castro resta avvolto nel mistero: ufficialmente la questione – e nonostante la trasmissione dei poteri al fratello Raul – rimane un segreto di Stato. L’ultima apparizione pubblica di Fidel risale allo scorso 9 aprile e dal 2012 ha cessato di redigere – a mano, secondo la sua biografa Katiuska Blanco, pur essendo un grande utilizzatore di Internet – le lunghe “riflessioni” pubblicate sul quotidiano ufficiale “Granma”, dedicate soprattutto alle questioni internazionali.
E soprattutto, da sette anni Castro si astiene da qualsiasi commento sugli affari interni del Paese, nonostante nella primavera scorsa sia stato rieletto deputato: un silenzio-assenso che secondo gli analisti costituisce una importante fonte di legittimità delle – timide – riforme avviate dal fratello Raul.
